Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità
Cultura. Recolor, quando l’incrocio tra arte e paesaggio promuove il turismo. Al via un progetto europeo, tra Italia e Croazia, guidato dalla Regione Emilia-Romagna con a disposizione 2,1 milioni. Mezzetti: “La creatività emiliano-romagnola a servizio dei partner europei”
Bologna- Guardare, dal vero, il paesaggio raffigurato nella Gioconda, ammirandolo da un balcone panoramico nelle vallate nel Montefeltro, apprezzando – nel confronto con una copia dell’originale – le trasformazioni che il tempo ha tracciato nel territorio. Oppure, ancora, rivivere lo spirito dell’epoca, attraverso le performance di attori vestiti degli abiti dell’epoca.
È uno dei progetti realizzati dalla Regione Emilia-Romagna e per i quali è capofila della nuova iniziativa europea Recolor, che proporrà questo modello culturale e turistico ad altri sette partner fra italiani e croati: Università di Bologna, Politecnico di Sebenico, Comune di Campobasso, Comune di Cividale del Friuli, Montefeltro Sviluppo Scarl, Comune di Labin e Città di Zara. Il progetto ha preso il via nei giorni scorsi dopo l’incontro di tutti i partner a Urbania (Pu).
Recolor, finanziato dal programma di cooperazione territoriale europea Italia-Croazia 2014-2020, ha l’obiettivo di far crescere l’attrattività turistica dei paesaggi urbani e rurali italiani e croati che possiedono un rilevante patrimonio culturale ma che sono al di fuori dei circuiti turistici tradizionali.
Tra gli altri obiettivi del progetto, vi è anche la necessità di coniugare la protezione del paesaggio naturale con la promozione culturale e turistica delle aree coinvolte, creando un museo all’aria aperta che conduca i visitatori alla scoperta delle opere d’arte. Sono previsti sette progetti locali di ciascuno dei partner, che applicheranno il modello pilota dell’Emilia-Romagna.
Sono stati destinati al progetto circa 2,1 milioni di euro (2.093.392 euro) da fondi comunitari del Programma Interreg Italia-Croazia. Il budget a disposizione della Regione Emilia-Romagna è di 490 mila euro, di cui circa 113 mila euro per la gestione amministrativa e finanziaria del progetto, oltre 223 mila per la creazione di due nuovi balconi e restauro di quelli esistenti, app turistiche, segnaletica, materiali promozionali, web marketing, coordinamento scientifico degli interventi.
“Siamo riusciti a trasformare una ricerca scientifica di carattere artistico - afferma l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti- in un progetto di sviluppo territoriale di valenza turistica. Un’occasione per innovare e allo stesso tempo per riscoprire una metodologia rinascimentale, in cui si intrecciano le varie discipline del sapere, con il coinvolgimento dagli esperti d’arte fino ai geologi. Ma anche un segno della creatività e capacità di progettazione dell’Emilia-Romagna che potrà essere condivisa da altri Paesi europei”.
L’esperienza in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna già dal 2011 è stato sperimentato questo approccio, arrivando alla progettazione di balconi all’aria aperta sui percorsi turistici nelle terre del Montefeltro: da Piero della Francesca a Leonardo Da Vinci, dal Dittico dei Duchi di Urbino a La Gioconda.
Sono nati così “I balconi di Piero”, piccoli belvedere disseminati lungo le due strade che il pittore toscano percorreva per raggiungere i committenti a Urbino e a Rimini: paesaggi ancora intatti che è possibile ammirare grazie a “punti di avvistamento culturale”, con pannelli didattici in cui sono riprodotti alcuni dipinti del Maestro con i paesaggi del tempo comparati esattamente agli attuali.
Altri due Vista Point sono stati realizzati a Pennabilli (Rn), sui paesaggi che fanno da sfondo alla Gioconda. Oggi queste iniziative sono punto di riferimento per l’esperienza europea./CL
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