Agricoltura. Gelate in Emilia-Romagna, l’assessore Mammi: “Un’altra dura prova per l’ortofrutta regionale. Saremo a fianco di agricoltori e imprenditori per affrontare insieme questa nuova criticità”
Bologna – “Un’altra dura prova per il comparto ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna già alle prese coi danni provocati dalla cimice asiatica e dall’emergenza Coronavirus. Siamo dispiaciuti per tutto quello che stanno attraversando i nostri agricoltori e imprenditori, ma voglio dire loro che non li lasciamo certo da soli. Siamo e saremo al loro fianco per affrontare tutti insieme e con tutti gli strumenti possibili, anche questa ulteriore criticità”.
Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, interviene sulle brinate e le gelate che la scorsa notte hanno interessato ampie zone dell’Emilia-Romagna.
“Già da questa mattina- prosegue l’assessore- ci siamo subito attivati per verificare l’impatto delle gelate tardive sulla produzione di frutta e verdura e per capire quali possibili meccanismi potremo mettere in campo a sostegno di un comparto fondamentale per l’intera regione. Attraverso Arpae abbiamo fatto una prima mappatura delle zone interessate dalle gelate che riguardano in maniera diffusa tutta la pianura in cui si sono registrati valori inferiori a -5°. Al momento- chiude Mammi- è ancora prematuro fare una stima precisa dei danni ed è bene seguire il sistema di allerta di Arpae per attivare, laddove presenti, sistemi di prevenzione e tutela dei frutteti perché l’influsso di aria fredda continuerà anche nei prossimi giorni, seppure con punte meno estreme nelle minime”.
Intanto è già attiva una procedura semplificata e completamente online, che sostituisce pec ed email, per la segnalazione dei danni da avversità atmosferiche, collegandosi alle pagine: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/aiuti-imprese e http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/aiuti-imprese/avvisi/2019/segnalazione-danni-avversita e compilando l’apposito modulo.
I servizi territoriali della Regione, compatibilmente con le restrizioni agli spostamenti dettate dell’emergenza Coronavirus, procederanno poi alle verifiche necessarie per stabilire l’entità dei danni che in questa prima fase non è ancora possibile quantificare. /BB