La Giunta regionale sul territorio. Gli interventi per il Porto, la sanità pubblica, la difesa del suolo, il turismo, la scuola, la riqualificazione urbana: oggi la giornata in provincia di Ravenna. Investimenti per 780 milioni di euro. Bonaccini: “Con gli amministratori locali, le forze economiche e sociali per condividere le direttrici di una ripartenza fondata su lavoro, innovazione, ambiente”
Bologna - Gli investimenti per il Porto di Ravenna, sempre più snodo di rilievo internazionale e fattore strategico di sviluppo per il sistema Emilia-Romagna; l’economia, con la visita ad alcune eccellenze dell’agroalimentare e della motoristica: gli stabilimenti Fruttagel di Alfonsine, il Polo scientifico e tecnologico di Tebano, frazione di Faenza, la scuderia Alpha Tauri, suo il recente trionfo al Gran Premio di Monza di Formula uno.
E la sanità, pilastro su cui costruire la ripartenza dopo i mesi più duri dell’emergenza Coronavirus, con gli investimenti in arrivo per rafforzare i servizi sul territorio.
Ravenna, Alfonsine, Lugo, Faenza, Riolo Terme. Giornata tutta ravennate per la Giunta regionale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini.
Nuova tappa del tour che sta toccando tutte le province, culminata nell’incontro con gli amministratori locali nella sede della Provincia: l’occasione di un confronto sulle priorità per il territorio e sui progetti su cui investire nei prossimi anni, mettendo al centro il lavoro, la crescita sostenibile e inclusiva, l’innovazione, il turismo, la scuola, la riqualificazione urbana, la difesa del territorio.
Presenti, tra gli altri, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele De Pascale, la sindaca di Bagnacavallo, Eleonora Proni, il neo primo cittadino di Faenza, Massimo Isola, il prefetto Enrico Caterino.
“Vogliamo condividere con gli amministratori locali, le forze economiche e sociali della provincia di Ravenna le coordinate di una ripartenza che può già contare su un pacchetto di investimenti sicuri. Che dovrà fondarsi sul lavoro, l’innovazione, l’ambiente, il rafforzamento della medicina di territorio- ha sottolineato Bonaccini–. Quelli che stiamo vivendo sono giorni cruciali. Sia sul fronte del contrasto all’epidemia, perché le risposte che sapremo dare oggi in termini di responsabilità nei comportamenti individuali, rigore nei controlli, efficacia nei tracciamenti saranno determinanti per l’evolversi del contagio. Sia per quanto riguarda le misure sul fronte economico e sociale, con le quali dovremo essere in grado di delineare un nuovo modello di sviluppo per le nostre comunità e per i nostri giovani, cogliendo al meglio, come sistema Paese, le opportunità offerte dal Recovery Fund, e quindi la possibilità di avviare un piano di investimenti per la ricostruzione senza precedenti nel Paese. E’ una sfida rispetto alla quale non possiamo fallire”.
Per la provincia di Ravenna investimenti per quasi 780 milioni di euro
Sfiorano i 780 milioni di euro le risorse in arrivo per il territorio ravennate nel triennio 2020-2022: risorse pubbliche per progetti in molti casi già pronti a partire – o comunque cantierabili a breve – che associati ai cofinanziamenti privati potranno essere una leva fondamentale di sviluppo.
In primo piano le infrastrutture, con oltre 480 milioni, a partire dall’importante cantiere per il potenziamento del Porto di Ravenna da 235 milioni di euro. E poi la difesa del suolo, con oltre 63 milioni di euro, e i 20 milioni destinati al ripascimento della costa lungo tutto il litorale romagnolo; i 45,5 milioni di euro per l’edilizia scolastica; gli oltre 10 milioni di euro per la riqualificazione urbana con interventi a Ravenna, Cervia Faenza, Conselice, Fusignano, Bagnacavallo; le infrastrutture irrigue per oltre 66 milioni di euro, unite ai 57 milioni per il sistema delle Bonifiche su tutta la Romagna. E il turismo: 7,5 milioni di euro per rigenerare il lungomare di Marina di Ravenna, Punta Marina e Milano Marittima e 4 milioni per le strutture alberghiere.
La sanità al centro, 38 milioni di euro nel triennio 2020-2022
E valgono quasi 38 milioni di euro gli investimenti per la sanità. Risorse che permetteranno di qualificare ulteriormente la rete dei servizi sul territorio. E il presidente Bonaccini, con gli assessori, ha voluto incontrare medici, infermieri e operatori sanitari prima all’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna e successivamente l’Ospedale Umberto I di Lugo. Presente in entrambi i casi il direttore dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori. L’occasione per dire ancora una volta grazie per l’impegno che i professionisti e chi quotidianamente lavora nella sanità emiliano-romagnola hanno dimostrato a beneficio di tutta la comunità regionale per contrastare la pandemia. E un’esortazione a lavorare con passione e serietà mettendo sempre al centro l’intesse del paziente, è quella che Bonaccini ha rivolto agli studenti del nuovo corso di Medicina dell’Università di Bologna che quest’anno prenderà il via a Ravenna, incontrati al Palazzo dei congressi di Ravenna.
I lavori in corso per la sanità ravennate ammontano a oltre 12 milioni di euro, di cui 7,2 per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale di Faenza e 4,8 milioni per la realizzazione del nuovo padiglione materno-infantile e chirurgico all’Ospedale di Lugo.
Sono invece in fase di progettazione interventi per un totale superiore ai 16 milioni di euro: 5,2 sono destinati alla ristrutturazione dei blocchi operatori di tutti i nosocomi della provincia, 5,9 alla costruzione di un nuovo edificio per i servizi amministrativi dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna e 4,8 per il piano generale di riorganizzazione ospedaliera, che prevede anche la realizzazione di 4 posti in medicina interna e 12 posti letto in medicina d'urgenza nella struttura di Ravenna e l’adeguamento di 4 posti letto in medicina d’urgenza a Lugo e altrettanti a Faenza.
Per quanto riguarda la programmazione, all’interno dell’Accordo di programma 2019 sono previsti 9,5 milioni di euro per la ristrutturazione e riqualificazione dell’area pediatrica del presidio ospedaliero di Ravenna. Sul fronte invece delle Case della salute, si stimano interventi per 8,8 milioni di euro: 6 milioni per la realizzazione della struttura ‘Darsena’ a Ravenna, già in fase di programmazione, 200.000 euro per la ristrutturazione della Casa della salute ‘Castiglione’ sempre nel Comune capoluogo e infine 2,6 milioni per la costruzione ex novo di una struttura a Lugo – intervento che, come il precedente, è al momento in fase di progettazione.
Il sopralluogo al Porto di Ravenna, la visita alla tomba di Dante
Primo appuntamento della giornata al Porto di Ravenna, dove Bonaccini, l’assessore alle Infrastrutture, Andrea Corsini, e il sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi, hanno fatto il punto sugli importanti interventi di riqualificazione e potenziamento in corso. Presenti tra gli altri i presidenti dell’Autorità portuale, Daniele Rossi, di Sapir, Riccardo Sabadini, di Tcr, Giannantonio Mingozzi, oltre al sindaco De Pascale.
Un cantiere da 235 milioni di euro finanziati dall’Unione europea, dallo Stato e dall’Autorità portuale, capace di attivare investimenti privati pari a circa 200 milioni, che a regime garantirà la movimentazione di circa 500 mila container, l'accesso di imbarcazioni più grandi, l’ammodernamento delle reti di collegamento viario e ferroviario, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. Tra i lavori in corso quelli per il rifacimento del Ponte di Teodorico il cavalca-ferrovia che sovrasta i binari delle linee Bologna-Ravenna e Ferrara-Ravenna, tra la zona della Darsena e il centro città: un intervento da 9 milioni di euro, parte integrante di un pacchetto di interventi – frutto di un accordo tra Regione, RFI e Autorità portuale - che vale 74 milioni di euro e che comprende anche ilavori sulle due linee ferroviarie a sinistra e a destra del canale Candiano.
Sempre nella mattina, Bonaccini si è recato in visita a Ravenna alla tomba di Dante, restaurata in occasione dei 700 anni dalla morte dell’autore della Divina Commedia. L’occasione per fare il punto sulle celebrazioni in corso, aperte il 5 settembre dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle quali la Regione contribuisce con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, per la valorizzazione dell’area dantesca nel centro storico di Ravenna e le attività di promozione culturale.
Agli stabilimenti Fruttagel, al Polo Tecnologico di Tebano e al Centro attività vivaistica
Un territorio con un importante vocazione agricola: ortofrutticola e vitivinicola in particolare. Nel pomeriggio la visita – presenti tra gli altri il presidente Stanislao Fabbrino e il sindaco di Alfonsine, Riccardo Graziani - agli stabilimenti Fruttagel, gruppo cooperativo specializzato nella trasformazione di ortofrutta fresca, cereali e legumi che associa 19 cooperative agricole del territorio emiliano-romagnolo e molisano, a loro volta espressione di centinaia di produttori. Una realtà fortemente orientata all’innovazione che ha usufruito di un contributo regionale del Psr 2014-2020 per 2 milioni di euro per un progetto di innovazione di processo e di prodotto con ricadute sul piano della competitività e della sostenibilità, oltre che di efficientamento energetico. Forte l’impegno in campo ambientale e sociale, riconosciuto nel 2019 anche dalla Regione che ha conferito a Fruttagel il premio “Innovatori responsabili” per il progetto di educazione alimentare “Dal campo al banco con Ortilio”, che ha coinvolto oltre 11mila bambini e le loro famiglie.
Innovazione in primo piano anche per il Polo scientifico e tecnologico di Tebano, a Faenza, sede tra l’altro del corso in Viticoltura ed enologia dell'Università di Bologna. Al suo interno il Cav, il Centro di attività vivaistica, il maggior centro di conservazione e pre-moltiplicazione operante sul mercato vivaistico italiano oltre che una tra le realtà vivaistiche organizzate più importanti d'Europa, anch’esso beneficiario di finanziamenti del Piano di sviluppo rurale, tra cui uno di 246 mila euro per la realizzazione di una nuova serra all’avanguardia.
A Faenza la scuderia Alpha Tauri, a Riolo Terme l’appuntamento conclusivo all’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi
La passione della velocità corre lungo la Via Emilia e arriva anche a Faenza, alla scuderia Alpha Tauri, che con il pilota Pierre Gasly ha vinto l’ultimo Gran premio di Formula 1 corso a Monza: una delle eccellenze della Motor Valley emiliano-romagnola, distretto industriale forte di 16.500 aziende e oltre 66mila addetti, con 16 miliardi di fatturato annuo e un export di 7 miliardi. E anche una delle protagoniste di MUNER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, un progetto, unico nel panorama italiano e straniero, fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna, per formare gli ingeneri del futuro nel settore dell’automotive, chiamando nella nostra regione giovani da tutta Italia e dall’estero. Insieme le Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e le case motoristiche che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy nel mondo: oltre ad Alpha Tauri, Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, HaasF1Team, HPE COXA, Marelli, Maserati, Pagani, Scuderia AlphaTauri.
Tappa conclusiva della giornata a Riolo Terme, all’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi, per un confronto con l’amministrazione comunale e una rappresentanza di imprenditori locali./PF- JF
Allegati: schede di approfondimento e alcune foto della giornata