Welfare. Coronavirus, la soddisfazione della vicepresidente Schlein per l’adozione del protocollo per ripartire con le attività destinate ai più piccoli, i bambini tra i 9 e i 36 mesi. “Grazie al lavoro svolto preventivamente con il territorio, in Emilia-Romagna adottiamo il Protocollo per la ripresa delle attività in sicurezza mantenendo gli alti standard qualitativi regionali dei servizi per la prima infanzia”

A 3 giorni dal via libera ufficiale del Governo, la Regione autorizza, con ordinanza firmata dal Presidente Bonaccini, la ripresa delle attività estive dal 22 giugno, con l’indicazione di specifiche regole da rispettare
15/06/2020 18:06

Bologna - “L’Emilia-Romagna è pronta a partire anche coi servizi per i più piccoli. Grazie al lavoro preventivo svolto sin da aprile dalla Regione in raccordo con il territorio, con gli enti locali e gli enti gestori, i coordinamenti pedagogici territoriali, gli esperti e la sanità pubblica, e in dialogo con le organizzazioni sindacali, a pochi giorni dal via libera del Governo, con cui abbiamo collaborato portando proposte concrete per accelerare i tempi, adottiamo finalmente il Protocollo regionale che permette di riaprire un servizio fondamentale e molto atteso da famiglie e istituzioni”.

Così la vicepresidente e assessora al Welfare, Elly Schlein, commenta l’avvio delle attività estive, a partire dal 22 giugno, per i bimbi tra i 9 e i 36 mesi d’età, dopo l’ordinanza firmata oggi dal presidente Stefano Bonaccini che ne consente il riavvio nel rispetto del Protocollo regionale che integra le Linee Guida nazionali e della Conferenza delle regioni.

“Grazie al proficuo lavoro svolto con enti locali, enti gestori, coordinamenti pedagogici territoriali, organizzazioni sindacali, esperti universitari e la sanità pubblica, nella nostra regione siamo riusciti a riaprire in anticipo, già dall’8 giugno, le attività estive per la fascia 3-17 anni; ora siamo pronti a farlo anche per  i più piccoli - ricorda Schlein-. Abbiamo lavorato per trovare un equilibrio tra il diritto alla socialità e i bisogni dei bambini, le esigenze delle famiglie, in particolare delle donne, e la necessità di essere creativi e responsabili per tutelare al massimo la sicurezza e la salute di bambini, personale coinvolto e famiglie. Abbiamo coinvolto tanti soggetti a un tavolo per mettere a disposizione della Regione e del governo le migliori esperienze e competenze che abbiamo sul territorio, e le nostre proposte sono state ampiamente riprese nelle Linee guida nazionali. Poi abbiamo chiesto di proseguire il confronto con il Governo per trovare soluzioni anche per la fascia dei più piccoli, inizialmente esclusa dalle Linee Guida nazionali. Insieme alle Ministre Bonetti e Azzolina, a Regioni e comuni avevamo chiesto già a maggio al Comitato tecnico scientifico di integrare indicazioni di sicurezza per questa fascia e venerdì il Governo ha adottato le nuove indicazioni. Con il nostro Protocollo manteniamo gli alti standard qualitativi regionali sui servizi 0-3: a svolgere le attività saranno enti gestori già autorizzati, negli spazi interni ed esterni dei nidi pubblici e privati, con educatrici e educatori professionali, il cui patrimonio di competenze non va disperso ed anzi va sostenuto dopo questi mesi difficili. Al governo abbiamo anche chiesto di rendere disponibili in fretta i 10 milioni di risorse aggiuntive che arriveranno direttamente ai comuni dell’Emilia-Romagna per organizzare i centri estivi, e di prevederne anche per la fascia 0-3”.

Da subito, da fine aprile, avevamo caldeggiato- aggiunge la vicepresidente- la riapertura in sicurezza delle attività anche per i piccolissimi, in assoluta sicurezza e con personale educativo qualificato, per il bene dei bambini che hanno bisogno di socialità e dei genitori nella fase di ripresa dei propri impegni lavorativi. Veniamo da una situazione inedita, ma confido molto nella responsabilità e creatività degli enti gestori del nostro territorio. La fatica di costruire insieme a loro il nostro protocollo arriva dalla loro richiesta di certezze su come reinventare le attività. Ci potrà essere un patto di responsabilità reciproca tra gestori e famiglie- conclude Schlein-: queste ultime devono sapere che il rischio non si potrà azzerare completamente e il gestore, da parte sua, dovrà adottare tutte le misure richieste per contenerlo. Confidiamo che questo potrà essere anche un buon banco di prova per la ripresa delle attività in settembre”. /Ti.Ga.

 

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ultima modifica 2021-05-14T08:19:49+01:00
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