Territorio. Al via due bandi della Regione per investimenti in nuove opere pubbliche e nuovi servizi: 5,5 milioni di euro destinati a progetti e iniziative di Unioni e Comuni dell’Emilia-Romagna

Approvati due bandi regionali: richieste entro il 10 ottobre per le Unioni e 30 settembre per i Comuni. Contributi anche per accompagnare e agevolare la transizione e l’inserimento nel contesto regionale dei due Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, passati dalla Marche all’Emilia-Romagna
13/09/2021 15:27

Bologna – Alle Unioni di Comuni e ai Comuni dell’Emilia-Romagna, la Regione metterà a disposizione circa 5,5 milioni di euro. I fondi saranno destinati alla realizzazione di nuove opere pubbliche e nuovi servizi ai cittadini.

Lo prevedono due bandi approvati dalla Giunta regionale che mettono a disposizione, nel biennio 2021-2022, 5 milioni di euro alle Unioni di Comuni emiliano-romagnole più virtuose per nuove opere pubbliche e oltre 400mila euro ai Comuni, non associati, per utilizzare figure di ‘consulenti facilitatori’ per raggiungere obiettivi più avanzati e migliorare i servizi ai cittadini.

L’obiettivo della Regione è sostenere, da un lato, gli investimenti delle Unioni più avanzate e, dall’altro, offrire strumenti utili alla nuova attuazione del Programma di riordino territoriale 2021-2023, sostenendo le realtà territoriali che vogliono consolidare o avviare nuove funzioni associative.

Le domande per il bando dedicato alle Unioni di Comuni devono essere presentate attraverso un’apposita piattaforma entro il 10 ottobre, accompagnate dall’Accordo tra Regioni ed Enti locali che contiene il cronoprogramma dell’investimento e la ripartizione per esercizio finanziario delle spese. Tutte le informazioni saranno pubblicate: https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/bandi .

Invece le domande relative al bando per i Comuni devono essere presentate all’indirizzo programmiarea@postacert.regione.emilia-romagna.it entro il 30 settembre, accompagnate dalla delibera di Giunta di partecipazione al bando e dal cronoprogramma delle attività con relative spese ripartite sulle due annualità, come previsto dal bando. Tutte le informazioni saranno pubblicate: https://autonomie.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi/bandi-e-contributi . Per questa misura, i contributi hanno la finalità di accompagnare e agevolare la fase di transizione e di inserimento nel contesto regionale dei due Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, passati dalla Marche all’Emilia-Romagna.

I bandi
Per quanto riguarda il primo bando, la Regione mette a disposizione delle dieci Unioni di Comuni più avanzate risorse per realizzare interventi di valenza strategica a favore delle loro comunità e dei loro territori in questa fase di ripresa economica. Viene data attuazione all’impegno assunto dalla Regione con la previsione inserita nel nuovo Programma di riordino territoriale 2021-2023 di incentivare alcune Unioni, le più solide e strutturate, cioè quelle in possesso delle necessarie capacità tecniche e amministrative per affrontare investimenti in opere pubbliche strategiche.

Si tratta del quarto bando nell’ambito previsto dalla Legge regionale n. 5 del 2018 (‘Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali’) che mette a disposizione circa 5 milioni di risorse in conto capitale per opere pubbliche che si sommano ai contributi correnti ordinari annuali, previsti dal Prt, il Piano regionale di riordino.

Con il secondo bando, la Regione mette a disposizione di Comuni non associati, con particolare attenzione verso i due Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, risorse per 420.000 euro per conferire incarichi esterni a esperti facilitatori e per svolgere analisi, studi e valutazioni degli scenari e delle prospettive di associarsi per accedere così a maggiori opportunità di crescita.

Le risorse hanno la finalità di rafforzare, col contributo professionale di esperti, le Unioni che presentano complessità interne o che hanno rallentato nel miglioramento organizzativo e nell’innovazione richiesti dai cambiamenti in corso e dalle prossime sfide, per attingere in modo più consistente ai finanziamenti del nuovo Prt 2021-2023. Si promuove inoltre la valutazione da parte dei Comuni non associati, con il supporto di un esperto esterno, dell’opportunità di costituire una nuova unione o aderire a un’unione esistente, al fine di far crescere tutti i territori e l’intera rete dell’associazionismo. / gia.bos.

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ultima modifica 2021-09-13T14:27:36+01:00
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