Cultura. Una storia di assistenza e protezione dei più deboli lunga secoli: riordinato e aperto al pubblico l’Archivio storico della Congregazione di Carità “San Filippo Neri” di Parma. Oggi l’inaugurazione

Presenti l’assessore regionale alla Cultura Felicori e il sindaco di Parma, Pizzarotti. L’archivio sarà disponibile anche in rete all’interno del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA), in accordo con la Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna
08/04/2022 15:13

Bologna - Un archivio, costituito da oltre 500 metri lineari di materiale, che conserva tutta una serie di documenti dal XV secolo, con antecedenti del XIII secolo, fino al XXI secolo. Con una sorprendente ricchezza di notizie relative alla storia medicina, della società, ma soprattutto all’eccellenza nella protezione delle categorie più deboli ed emarginate.

È l'archivio dell'antica Congregazione della Carità, inaugurato oggi a Parma dopo un ampio intervento di riordino ed inventariazione per consentirne la fruibilità e consultabilità. Presenti oggi all’inaugurazione il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, l’assessore comunale alla Cultura, Michele Guerra, il presidente del Gruppo Chiesi Farmaceutici, Alberto Chiesi – sponsor dell’operazione –, la dirigente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Emilia-Romagna, Paola De Montis, e l’amministratore unico dell’Asp Parma, Gianluca Borghi.

L’archivio della Congregazione della Carità di San Filippo Neri sarà disponibile anche in rete all’interno del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA), in accordo con la Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna.

Il lavoro fatto restituirà alla cittadinanza, come d’accordo con lo sponsor dell’intera operazione, un bene culturale di enorme importanza, non solo per la storia della città e del suo territorio, ma anche per la storia dell’assistenza alla persona e per quella della farmacologia a livello nazionale.

 La Congregazione della Carità
Creata all’inizio del XVI secolo con il fine di assistere, materialmente e spiritualmente, i bisognosi, la Congregazione si è adoperata nei secoli, oltre che per agli ammalati - ai quali i confratelli facevano visita a domicilio -, anche per i carcerati, le prostitute, gli anziani, le zitelle bisognose della dote, le famiglie cadute in disgrazia; chiunque insomma avesse bisogno di un sostegno. L’ente era gestito da un cosiddetto governo misto, laico ed ecclesiastico, e annoverava tra i suoi confratelli numerose famiglie notabili di Parma. La Congregazione, una delle poche sopravvissute alle soppressioni napoleoniche, fu insignita della medaglia d’oro dalla duchessa Maria Luigia d’Austria, per l’egregia opera prestata durante l’epidemia di colera. Nel 1817, in occasione di una grave carestia, poi nelle due epidemie del 1849 e del 1855, e ancora nel 1868, durante l’inondazione del torrente Parma, la Congregazione ricoprì un ruolo fondamentale per la salvaguardia della città e dei cittadini. La fama della Congregazione e la riconoscenza della città appaiono chiaramente dai numerosi lasciti e legati.
Barbara Musiani

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ultima modifica 2022-04-08T15:13:16+02:00
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