Protezione civile. Maltempo di fine novembre sul litorale ferrarese, oggi a Comacchio la vicepresidente Irene Priolo ha incontrato cittadini e imprenditori insieme ad autorità ed enti locali coinvolti: il punto su interventi e misure adottate
Bologna – Le misure in campo per difendere il territorio e i centri abitati della costa ferrarese, contraddistinti da una particolare fragilità e i risarcimenti per i danni subiti da cittadini e imprese a seguito del maltempo e della rotta sull’argine a mare al Lido di Volano.
Sono questi i temi affrontati oggi nel corso di due incontri che la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile Irene Priolo ha tenuto a Comacchio con il comitato di cittadini e imprenditori danneggiati dalle mareggiate e con la cooperativa di gestione dei servizi turistici di Volano.
Agli incontri hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Comacchio Pierluigi Negri e il vicesindaco Antonio Cardi, la direttrice dell’Agenzia regionale per Protezione civile Rita Nicolini, il generale Fabrizio Mari del Comando Regionale dei Carabinieri Forestali (in videocollegamento), il tenente colonnello Giovanni Nobili del comando Carabinieri per Biodiversità di Punta Marina (Ra) e Francesco Colaiacovo della Provincia di Ferrara. Tante sono infatti le istituzioni coinvolte e che hanno lavorato insieme per dare una risposta più veloce ed efficace possibile.
“Di fronte a eventi straordinari come quelli accaduti al Lido di Volano e sulla costa ferrarese abbiamo risposto in maniera tempestiva con interventi di somma urgenza per 4,4 milioni di euro- ha affermato Irene Priolo aprendo l’incontro con il comitato Lido di Volano-. Ora stiamo andando avanti con ulteriori interventi a difesa progettando una fase di riduzione del rischio, anche attraverso una strategia urbanistica innovativa. Ulteriori 8,7 milioni di euro sono in aggiudicazione o in esecuzione per il ripristino degli argini e la messa in sicurezza dei lidi”.
Complessivamente si sta agendo su più fronti per la difesa della riviera estense su cui, tra il 2021 e il 2024 la Regione Emilia-Romagna investe circa 20 milioni di euro, comprensivi degli 8,7 e dei finanziamenti del Pnrr, che si vanno ad aggiungere ai 4,4 milioni.
Secondo una prima stima, i danni a beni pubblici, attività di soccorso e assistenza alla popolazione, e per interventi di massima urgenza per il ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture strategiche ammontano a oltre 27 milioni di euro. A cui si aggiungono più di 9 milioni per danni a edifici privati e attività produttive, per una cifra complessiva che supera i 36 milioni di euro.
“E’ giusto oggi essere qui ad ascoltare i cittadini danneggiati dall’evento e avviare insieme un percorso condiviso. Dopo la dichiarazione dello stato di crisi regionale- prosegue Priolo -, abbiamo chiesto al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, per poter contare sulle risorse finanziarie fondamentali per affrontare le gravi conseguenze del maltempo in quest’area e consentire un pieno ritorno alla normalità. La settimana prossima il Dipartimento nazionale di Protezione civile sarà nel ferrarese per una verifica dei fatti e dei danni occorsi”.
Il lavoro della Protezione civile regionale sta continuando in questi giorni con le attività per l’abbassamento delle acque che hanno invaso la riserva naturale del Lido di Volano mediante l’impiego di 7 pompe gestite dai volontari. Complessivamente negli interventi di emergenza dal 22 di novembre sono state rese circa 430 giornate/lavoro da parte del coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato del ferrarese.
Gli interventi di somma urgenza e quelli in cantiere
Durante l’incontro sono stati illustrati i lavori di somma urgenza, per un importo di 4,4 milioni di euro, avviati dalla Regione Emilia-Romagna. Gli interventi più cospicui, per un importo totale di 2,65 milioni, riguardano la ricostruzione dell'argine di difesa dell’abitato di Volano con una scogliera a mare e il ripristino delle dune e della linea di spiaggia per la messa in sicurezza del tratto di costa fra Lido delle Nazioni e Lido degli Scacchi.
Lavori analoghi di ripristino delle dune, a protezione degli stabilimenti e dell’ingressione nell’entroterra, sono ormai in dirittura d’arrivo, a Lido di Volano. E proseguono anche i lavori sull’argine della Madonnina, dopo la chiusura, nella notte tra il 25 e il 26 novembre, della breccia che aveva permesso l’ingressione dell’acqua a Lido di Volano. Si procede a ritmi serrati anche per il ripristino degli argini del Po di Volano, a valle di Codigoro e di quelli del Canale navigabile in corrispondenza dell’abitato di Comacchio e del Canale Logonovo in località Lido degli Estensi. Infine, si sta lavorando anche sulle opere di difesa a mare dell’abitato a Lido di Spina sud.
In particolare, in questo ambito territoriale, sono già in esecuzione o in fase di aggiudicazione interventi per circa 8,7 milioni di euro tra quelli per il ripristino dell’argine di difesa degli abitati di Lido di Volano e Lido Nazioni, la messa in sicurezza dell’argine della Madonnina, il ripascimento del Lido di Volano, la messa in sicurezza del Lido di Spina sud e di alcuni tratti critici del litorale a Lido Pomposa e Lido Nazioni, compresi 755mila euro destinati alla manutenzione ordinaria del tratto di cosa tra Lido di Volano e Lido di Spina. In arrivo anche ulteriori 3,3 milioni di euro, provenienti dal Pnrr, che saranno impiegati per il rifacimento di sei scogliere al largo di Lido delle Nazioni e Lido degli Scacchi.
In considerazione della particolare fragilità dell’area ferrarese, in termini di alluvioni ed esondazioni, come confermato anche dalle mappe di pericolosità, e dei cambiamenti climatici che provocano fenomeni estremi, la Regione sta studiando azioni di salvaguardia del territorio, per favorire resilienza e forme di difesa dai danni e dalle loro conseguenze, attraverso un lavoro su più fronti.
Nell’incontro con i rappresentanti degli stabilimenti balneari è stata poi posta l’attenzione sulla necessità di un approccio urbanistico innovativo nei Piani urbanistici generali, che preveda stabilimenti balneari in posizione più arretrata, con strutture leggere che possano essere rimosse nella stagione invernale e quote più alte. Allo stato attuale al Lido di Volano numerosi stabilimenti sono sotto la quota di sicurezza di 1,5 metri sul livello del mare, estremamente vulnerabili rispetto alla concomitanza di maree e mareggiate.
Priolo ha poi sottolineato la necessità di un percorso con l’Autorità di Bacino del Po per la difesa della costa. Si tratta di un percorso di finanziamento che rientra nella programmazione del ministero dell’Ambiente per costruire difese a mare.
Allo stesso tempo, vanno messe in campo nei centri abitati delle azioni resilienti da parte dei cittadini, accorgimenti per limitare i danni. Come la possibilità per i cittadini di accedere a bandi, finanziati dalla Regione, per interventi di difesa delle abitazioni come muretti e barriere removibili.
Olga Cavina
In allegato – Scheda, lo scenario meteo e l’intervento della Regione