Telecomunicazioni. Sciopero nazionale dei lavoratori di Tim, l’assessore Colla incontra i sindacati confederali di categoria: "La garanzia universale alla connettività è un diritto che va salvaguardato, il pubblico deve essere protagonista nello sviluppo delle infrastrutture della rete ultra-larga"

A Bologna la manifestazione regionale. Lavoratori preoccupati che, il prossimo 2 marzo, quando si terrà il consiglio d’amministrazione dell’azienda, si concretizzi il rischio di uno “spezzatino”, dando l’avvio ad un nuovo ciclo di tagli occupazionali e compressione di diritti e salari
23/02/2022 17:41

Bologna – “La garanzia universale alla connettività è un diritto che va salvaguardato. In un settore dove si punta, anche con risorse del Pnrr, ad ammodernare le infrastrutture digitali del Paese, è assolutamente preoccupante che proprio nelle telecomunicazioni non ci sia un protagonismo pubblico, come in altri Paesi europei, su una rete unica del servizio. Il Governo non deve rinunciare a un ruolo pubblico sullo sviluppo infrastrutturale della rete banda ultra-larga”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, che questa mattina ha ricevuto i rappresentanti sindacali confederali dei lavoratori Tim Emilia-Romagna, in occasione di uno sciopero nazionale del gruppo e della manifestazione regionale che sì è svolta a Bologna sotto le torri della Regione.

Tra le preoccupazioni espresse dai sindacati alla Regione, il rischio che, il prossimo 2 marzo, quando si terrà il consiglio d’amministrazione della Tim, si concretizzi l’ipotesi di “uno spezzatino” dell’azienda di telecomunicazioni, dando l’avvio ad un nuovo ciclo di tagli occupazionali e compressione di diritti e salari.

“Senza dimenticare il diritto alla connettività universale, ricordo -ha aggiunto Colla- che le reti delle telecomunicazioni sono soggette anche a golden share, considerato il ruolo strategico sia in termini di sicurezza nazionale che per evitare monopoli privati che rischierebbero di mettere in difficoltà anche il sistema delle imprese. Pertanto, considerato il ruolo fondamentale di partecipazione pubblica tramite Cassa Depositi e Prestiti, chiediamo un piano industriale di rilancio della società finalizzato a mettere in sicurezza e garantire autonomia sulle telecomunicazioni al nostro Paese”.
Gianni Boselli

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ultima modifica 2022-02-23T18:41:13+02:00
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