Ricostruzione. Riaperta al culto la Chiesa parrocchiale di Budrione di Carpi (Mo). Oggi pomeriggio la messa solenne presieduta dal vescovo monsignor Erio Castellucci. Il sottosegretario Baruffi: “Un luogo fortemente identitario e di grande valore storico che viene riconsegnato alla comunità”

Lavori finanziati dalla Regione con oltre 1 milione e 100mila euro. Il complesso seicentesco, tutelato dai Beni culturali, aveva subito danni diffusi dopo il terremoto del 2012 ed era stato dichiarato inagibile
22/01/2022 12:58

Bologna - Riapre al culto la Chiesa parrocchiale di Budrione di Carpi (Mo), dedicata alla Conversione di San Paolo e restaurata dopo il sisma del 2012 grazie ai fondi della Regione attraverso la struttura commissariale. Oltre 1 milione e 100 mila euro che hanno permesso di realizzare interventi di ripristino e di consolidamento dell’intero complesso seicentesco che comprende anche la casa canonica e il campanile.

Oggi pomeriggio, dopo la presentazione dei lavori realizzati,  la messa solenne presieduta dal vescovo di Carpi  monsignor Erio Castellucci.

“Un altro passo importante verso la completa ricostruzione anche del patrimonio storico e culturale del nostro territorio così duramente colpito dalle scosse del 20 e 29 maggio 2012– ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Davide Baruffi–, di cui le chiese sono parte fondamentale. Luoghi, infatti, fortemente identitari e di grande valore come questo,  che finalmente possono essere riconsegnati alla comunità e riportati alla loro originaria bellezza. Un risultato che ci riempie di soddisfazione e  di orgoglio e che è frutto del lavoro di squadra che in questi anni abbiamo  realizzato insieme alle autorità ecclesiastiche e alle istituzioni locali per restituire ai cittadini i loro edifici storici, le loro chiese e i monumenti”.

La chiesa di Budrione di Carpi  risale al XVII secolo ed è tutelata dai Beni culturali. L’intervento riguarda la realizzazione di lavori di restauro con miglioramento sismico dopo che il terremoto del 2012 aveva reso inagibile l’intero complesso  con  danni diffusi su tutta la struttura, dalla facciata alle volte, comprese le murature d’ambito, la copertura, il campanile, la canonica e l’abitazione del sagrestano.

I lavori sono stati in inseriti nel Piano opere pubbliche e beni culturali e finanziati dalla struttura commissariale per la ricostruzione della Regione./PF

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ultima modifica 2022-01-22T12:58:39+01:00
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