Migranti. Attesa domani al porto di Ravenna la nave Humanity 1 con 69 persone a bordo, soccorse il 20 aprile scorso nelle acque internazionali al largo della Libia. Il gruppo più numeroso dal Sudan. Taruffi: “Macchina organizzativa subito riattivata, ancora una volta l’Emilia-Romagna pronta a fare la sua parte per chi fugge da guerre e povertà, ma il Governo definisca finalmente un piano e lo condivida coi territori”

L’assessore al Welfare, in contatto col presidente Bonaccini, nel pomeriggio a Ravenna. Tra le persone che sbarcheranno, 20 minorenni non accompagnati e 49 adulti tra i 18 e i 40 anni. Sarà il terzo sbarco in regione dopo quelli del 31 dicembre 2022 e dello scorso 18 febbraio
24/04/2023 17:04

Bologna- Nuovo attracco al porto di Ravenna di una nave che ha soccorso migranti in mare. È attesa infatti domani 25 aprile la Humanity 1 della Ong SOS Humanity con a bordo 69 persone, di cui 20 minorenni non accompagnati, in maggioranza sedicenni. 

Si tratta del terzo arrivo dopo i due precedenti, in entrambi i casi della Ocean Viking: il 31 dicembre scorso, con 113 migranti di cui 34 minori, e il successivo 18 febbraio, in cui arrivarono 84 persone (58 minori).

L’assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi, in costante contatto col presidente Stefano Bonaccini, nel tardo pomeriggio sarà a Ravenna per una verifica della macchina organizzativa, coordinata dalla Prefettura e con la partecipazione dell’intero sistema regionale: Protezione civile, medici e sanitari dell’Ausl, Guardia costiera, Forze di polizia, Vigili del fuoco, Polizia locale, volontari, Caritas.

“Ancora una volta- sottolinea l’assessore Taruffi-, l’Emilia-Romagna fa la sua parte per persone che fuggono dalla povertà e da situazioni drammatiche, spesso di guerra, confermando la sua vocazione di solidarietà e accoglienza. E ancora una volta intende farlo nel migliore dei modi, contribuendo a presente e a un futuro migliori anche per tanti minori non accompagnati. Di nuovo, però, registriamo l’assegnazione di un porto di sbarco lontano giorni e giorni di navigazione dal punto di salvataggio, e l’assenza di un piano di gestione sia degli sbarchi sia dell’accoglienza da parte del Governo. Ribadiamo di essere pronti a fare la nostra parte e a confrontarci con l’Esecutivo, che deve però uscire da una logica solo emergenziale, senza alcuna programmazione, con i Comuni e i territori spesso lasciati soli”.

Come comunicato dalla Prefettura di Ravenna, i 20 minori stranieri non accompagnati resteranno temporaneamente a Ravenna, insieme alle persone che potrebbero aver bisogno di ricovero in ospedale. Dei restanti 49 migranti adulti, quasi tutti uomini (c’è una sola donna), 12 saranno accolti a Bologna, 10 a Modena, 6 a Reggio Emilia, 5 a Forlì-Cesena e altrettanti a Parma, 4 a Ferrara, 4 a Rimini e 3 a Piacenza.  

Le condizioni di salute verranno attentamente valutate al momento dello sbarco, anche se a bordo viene effettuata una prima visita e si verificherà se ci sono casi di infezione da Covid-19 o persone affette da altre patologie.

Quanto alla provenienza dei 69 migranti, il gruppo più numeroso è costituito da 30 sudanesi, probabilmente in fuga dal conflitto esploso il 15 aprile nella capitale Khartoum fra l’esercito regolare e il gruppo paramilitare delle Rapid support forces; gli altri migranti provengono da Nigeria, Eritrea, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Mali, Niger, Senegal, Sud Sudan e Togo.

Tiziana Gardini

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-04-24T16:04:03+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina