Territorio. Una “casa” unica per la gestione e il monitoraggio dell’emergenza: la vicepresidente Priolo oggi in visita a Forlì al Centro Unificato Provinciale di Protezione civile: “Concentrare in un solo luogo tutte le strutture è garanzia di efficacia”
Bologna - Un unico edificio, ampliato e rinnovato. Un’unica realtà, con un nuovo assetto organizzativo delle sale e degli spazi, per gestire e monitorare al meglio le emergenze. È il Centro Unificato Provinciale (Cup) di Protezione civile, in via Cadore a Forlì, dove stamani si è recata in visita la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, accompagnata dal prefetto della provincia di Forlì-Cesena, Mario Corona.
A inizio 2023 è stato sottoscritto l’accordo tra Regione e Prefettura per la costituzione di un’unica struttura, composta dal Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) e dalla Sala Operativa Provinciale Integrata (Sopi), presso il Centro Unificato Provinciale di Protezione civile, che è anche sede del Coordinamento del volontariato.
“Concentrare in un solo luogo tutte le strutture competenti a intervenire in caso di emergenza è garanzia di un livello elevato di integrazione e, quindi, di maggiore efficacia delle decisioni assunte- ha sottolineato durante la visita Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile-. È fondamentale per assicurare la direzione unitaria dei soccorsi e coordinare gli interventi, evitando duplicazioni e sovrapposizioni di competenze. L’obiettivo- ha concluso la vicepresidente- è replicare lo stesso modello in tutte le province dell’Emilia-Romagna”.
In base all’accordo, la Provincia di Forlì-Cesena ha rinnovato gli impianti elettrici in tre sale del Cup. Sono invece a cura dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile le opere di manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura, l’installazione di tecnologie, monitor, cablaggio e arredo degli spazi.
Per quanto riguarda l’utilizzo, le sale destinate alla Sopi vengono comunque utilizzate anche in situazioni di “normalità”: sono destinate, infatti, ad associazioni di volontariato che si sono impegnate a renderle libere in caso di emergenza, proprio per ospitare le “funzioni” attivate dal Prefetto.
Al Centro Coordinamento Soccorsi e alla Sala Operativa Provinciale Integrata partecipano tutti gli enti e le strutture operative del sistema provinciale e regionale di Protezione civile: oltre ai promotori dell'intesa, Regione e Prefettura, sono coinvolti quindi Provincia, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, esercito, Capitaneria di Porto di Ravenna - Ufficio circondariale marittimo di Cesenatico, autorità idrauliche, gestori dei servizi essenziali, 118, Ausl e volontariato.
In particolare, la Sala operativa raccoglie, verifica e diffonde le informazioni relative all’evento emergenziale e alla risposta da parte della Protezione civile, attraverso il raccordo costante con i diversi Centri operativi comunali attivati sul territorio, i Centri Sovracomunali e la Sala operativa regionale.
Nel territorio di Forlì-Cesena, in particolare, è presente una rete di 8 Centri sovracomunali: oltre ai 2 delle città capoluogo, ci sono anche Modigliana, Dovadola, Savignano, Borghi, Mercato Saraceno e Meldola.
Chiara Vergano
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