Ambiente. Bacino idrico dei Sassi Neri di Farini nel piacentino, la vicepresidente Priolo e il sindaco Poggioli: “Nessuno stop, solo nuove modalità per realizzare il bacino sul Nure”
Bologna - Nessuno stop. Il bacino idrico in località Sassi Neri a Farini, in Val Nure (Pc), si farà, ma con modalità diverse rispetto agli altri anni: l’obiettivo è garantire la possibilità di prelevare acqua con mezzi da terra per spegnere eventuali incendi boschivi.
“Il bacino idrico verrà realizzato- sottolineano Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, e il sindaco di Farini, Cristian Poggioli-. È fondamentale che le istituzioni si attivino sul proprio territorio mediante interventi mirati alla salvaguardia del patrimonio boschivo e alla manutenzione delle aree limitrofe. L’obiettivo del bacino è consentire di prendere acqua per spegnere eventuali incendi”.
“È comprensibile- proseguono Priolo e Poggioli- che, data la bellezza del territorio, questi contesti diventino attrattivi dal punto di vista paesaggistico, e vogliamo salvaguardare questa peculiarità; ma, a tutela dell’incolumità delle persone, ricordiamo che è da sempre vietata la balneazione in tutti i corsi d’acqua interni: fiumi, laghi, bacini”.
L’Ufficio territoriale di Piacenza dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, a fronte della richiesta – riformulata – da parte dell’Unione Montana Alta Val Nure di nulla osta idraulico per l’esecuzione del bacino idrico dei Sassi Neri, dopo un sopralluogo, ha concordato le modalità di esecuzione e nei prossimi giorni i mezzi operativi saranno già all’opera.
Nello specifico, verrà ridotta la movimentazione di materiale pietroso nell’alveo del torrente Nure, anche per evitare erosioni spondali, e la profondità complessiva del bacino, così da renderlo idoneo a consentire il prelievo di acqua da parte di mezzi terrestri per la lotta agli incendi. L’esecuzione comporterà sbarramenti configurabili come soglia e con profili di scarpata sia a monte che a valle, da realizzare attraverso la movimentazione di materiale litoide con tirante idrico adeguato alla funzione preposta.
Si ricorda, inoltre, che dal 1° luglio, e fino al 17 settembre, si è attivata la ‘fase di attenzione’ per gli incendi boschivi in tutte le province dell’Emilia-Romagna.
Chiara Vergano