Transizione ecologica. Comunità energetiche rinnovabili: la Regione fa da apripista e avvia la realizzazione della ‘sua’ Cer nel cuore del Fiera District, a Bologna. Coinvolti i soggetti, pubblici e privati, che gravitano nell’area. Calvano: “Un tassello per una transizione energetica inclusiva, uno stimolo per tutte le realtà dell’Emilia-Romagna”. Aperta la manifestazione di interesse per partecipare

Le domande per aderire alla Cer entro il 29 marzo 2024. L'area di riferimento sono gli utenti che fanno capo alla cabina primaria Bologna Nord
03/10/2023 12:45

Bologna - Parte, nel cuore del Fiera District a Bologna, la Comunità energetica rinnovabile della Regione Emilia-Romagna. Il primo passo, nei prossimi mesi, sarà l’avvio dei lavori d’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di una delle torri di Kenzo Tange (in viale Aldo Moro, sullo stabile del civico 30): sarà questo il primo impianto della nascente Comunità energetica.
E intanto l’Amministrazione regionale lancia un invito, con una manifestazione d’interesse, a tutti i soggetti dell’area del Fiera District, pubblici e privati, per aderire alla Comunità energetica rinnovabile (Cer) voluta dall’Ente: dai Comuni di Bologna e Castel Maggiore fino alle associazioni di categorie e le imprese dell’intera area potenzialmente interessata.

Il progetto rientra all’interno del più ampio piano “Smart & Green Buildings”, cui la Giunta regionale sta lavorando per l’efficientamento energetico degli edifici nei quali si svolge l’attività regionale e per la razionalizzazione degli spazi, in un’ottica di riduzione ulteriore degli sprechi e dei consumi.

La manifestazione di interesse resterà aperta fino al 29 marzo 2024. Possono aderire sia soggetti privati che enti locali ed economici (ditte individuali o società, imprese, cooperative, artigiani, commercianti, liberi professionisti, regolarmente iscritti alla Camera di Commercio in forma attiva), ma anche utenti privati.
Per poter far parte della Cer è indispensabile avere un contatore di energia elettrica - POD (punto di fornitura) localizzato nella cabina primaria Bologna Nord AC001E00816.

“Le Cer rappresentano un tassello importante della transizione energetica, in chiave equa e inclusiva. Per accelerare la transizione energetica verso la neutralità carbonica– afferma l’assessore regionale al Bilancio e all’Organizzazione, Paolo Calvano- pensiamo che ognuno di noi possa dare il proprio contributo e che la condivisione energetica sia un elemento chiave per agire più in fretta. Insieme possiamo creare delle sinergie virtuose e, sempre insieme, possiamo raggiungere prima gli obiettivi. Come Regione Emilia-Romagna abbiamo deciso di impegnarci utilizzando energia a ‘chilometro zero’ per gli uffici in Fiera District e renderemo disponibile al territorio l’infrastruttura con cui creare la prima Cer della Regione”.

Le Comunità energetiche rinnovabili
Le Cer possono essere costituite da cittadini, Enti locali, imprese, associazioni unirsi per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti pulite e rinnovabili. Rappresentano un modo innovativo e alternativo per intervenire a favore della transizione energetica, ridurre l’impatto del costo dell’energia sugli edifici direttamente connessi e l’impatto energetico sui partecipanti alla comunità. E proprio per questo la Regione Emilia-Romagna si è dotata di una legge regionale (la n. 5 del 27 maggio 2022, ‘Promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente’) che individua le “azioni di sistema” e le misure di sostegno e promozione dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche, prevedendo l’erogazione di contributi e strumenti finanziari che accompagnino le comunità dalla costituzione e progettazione, fino all’acquisto e alla installazione degli impianti di produzione e accumulo.
Gianni Boselli

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ultima modifica 2023-10-11T13:40:03+01:00
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