Energia. Proroga delle concessioni elettriche, la Regione chiede al Governo di eliminare la norma dalla legge di stabilità per aprire un confronto con le Regioni. Il vicepresidente Colla: “In Emilia-Romagna è molto delicato il ruolo delle concessioni a partire dalla fornitura di energia a servizio dell'intelligenza artificiale e dei Data Center”

Nella lettera inviata ai ministri Giorgetti e Pichetto Fratin anche la richiesta che i nuovi concessionari delle reti garantiscano un piano di infrastrutturazione e sviluppo che sostenga la crescita economica dei territori
19/12/2024 15:41

Bologna - Eliminare dalla legge di Stabilità la norma sulla proroga delle concessioni elettriche per aprire su questo tema un confronto con le Regioni.

È questo, in sintesi, l’oggetto della lettera inviata dal vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega all’Energia, Vincenzo Colla, ai ministri Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza energetica).

“Con questa lettera esprimiamo la nostra preoccupazione riguardo l'inserimento nella prossima legge di Stabilità della norma relativa alle concessioni elettriche, tema che merita un'attenta riflessione, in considerazione della sua complessità e delle sue implicazioni per la politica energetica e industrial nazionale”, scrive Colla. Per questo la Regione chiede “di rimetterne l'approvazione della normativa dopo il necessario confronto tecnico e politico che dovrà essere svolto con le Regioni. Questo affinché i nuovi concessionari delle reti garantiscano la realizzazione di un piano di infrastrutturazione e sviluppo che sostenga la crescita economica dei territori e sia in grado di garantire un approvvigionamento energetico sostenibile, resiliente e rispondente alla domanda di sviluppo locale”.

“Il tema delle concessioni elettriche, che rappresentano un aspetto cruciale nel futuro sviluppo delle nostre infrastrutture energetiche di rete, nella crescita dell’autonomia energetica e nella transizione verso la neutralità carbonica al 2050, non può essere inserito- prosegue il vicepresidente- in una legge dello Stato, delegando a un successivo decreto la definizione dei criteri di presentazione dei piani d’investimento pluriennali da parte dei concessionari attuali”.

“È infatti molto delicato-continua Colla- il ruolo delle concessioni per fornire l’energia anche a servizio dell'intelligenza artificiale e dei Data Center, che rivestono in Emilia-Romagna importanza strategica e rappresentano un'opportunità unica per la crescita dell’Italia in Europa e nel mondo, sia per efficientare i processi produttivi e ridurre i consumi energetici, che per monitorare la stessa distribuzione dell'energia elettrica in modo più intelligente in ottica di smart grid”.

E poi per viale Aldo Moro è fondamentale esaminare e definire il tema delle concessioni in materia energetica con un approccio integrato tra reti elettriche, del gas, di teleriscaldamento e teleraffrescamento e sistemi di stoccaggio energetico e termico. In modo da non parcellizzare e per una regia unitaria delle politiche nazionali per lo sviluppo delle infrastrutture energetiche. “Con la riapertura dell’assegnazione delle concessioni- precisa Colla-, si potranno creare le condizioni per un mercato energetico nazionale di reale concorrenza, che stabilizzi i costi dell'energia, eviti aumenti ulteriori a cittadini e imprese e riporti la ricchezza generata sugli stessi territori, per finanziare servizi pubblici e infrastrutture”.

Gianni Boselli

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ultima modifica 2024-12-19T15:41:09+01:00
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