Università. Diritto allo studio, la Regione investe oltre 160 milioni di euro per garantire le borse di studio al 100% degli studenti idonei: in crescita fondi, importi e beneficiari. Colla e Paglia: “Un investimento senza precedenti per garantire ai giovani, indipendentemente dalle loro condizioni economiche di partenza, di accrescere competenze e sviluppare il proprio talento”

Sono oltre 29mila le studentesse e gli studenti che riceveranno il contributo per l’anno accademico 2024-25, grazie a 11 milioni di euro di risorse in più rispetto all’anno precedente. Aumentano il numero di beneficiari (+5%) e l’importo unitario delle borse di studio (+5%). Già erogata la prima rata della borsa di studio a oltre 4mila giovani
21/12/2024 10:19

Bologna – Un investimento record per garantire, anche per l’anno accademico 2024/2025, la borsa di studio a tutti gli oltre 29mila studentesse e studenti iscritti agli atenei dell’Emilia-Romagna che ne hanno diritto.

Lo ha deciso la Regione che, per raggiungere l’obiettivo, ha messo a disposizione, oltre 160 milioni di euro, la somma più alta di sempre, non solo per dare la borsa di studio al 100% degli studenti, ma anche per aumentare l’importo del contributo che ognuno di loro riceverà.

Sono precisamente 29.283 le studentesse e gli studenti che, per l’anno accademico 2024/2025, riceveranno le borse di studio da Er.Go., l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, il 5% in più rispetto allo scorso anno accademico, quando i beneficiari erano stati 27.876. Aumenta anche, sempre rispetto allo scorso anno, l‘importo unitario delle borse di studio, +5%, con un impegno della Regione che sale di oltre 11 milioni di euro: da circa 150 milioni a 160 milioni e 818mila euro, con un incremento del 7,4%.

“Un investimento senza precedenti per assicurare al maggior numero possibile di studentesse e studenti la possibilità di accedere ai più alti gradi di istruzione, indipendentemente dalle condizioni economiche di partenza- commentano il vicepresidente con delega all’Università, Vincenzo Colla, e l’assessore regionale alle Politiche per il diritto allo studio universitario, Giovanni Paglia-. Anche così difendiamo e garantiamo a tutte e tutti il diritto allo studio, valorizzando le competenze e il talento di ognuno, anche attraverso la possibilità offerta dai nostri Atenei di sviluppare relazioni multiculturali e internazionali, fondamentali oggi per una formazione di qualità”.

“Un risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione degli Atenei dell’Emilia-Romagna- concludono Colla e Paglia- con l’obiettivo condiviso di rendere il sistema universitario ancora più inclusivo, attrattivo, accogliente. Luoghi capaci di creare condizioni favorevoli per studenti e ricercatori, veri incubatori per lo sviluppo di nuove idee e progetti dove tutti possono esprimersi e portare il loro contributo senza distinzioni di genere o economiche”.

Le risorse

Degli oltre 160 milioni - compresa la spesa per i servizi -, 34,6 milioni di euro sono risorse regionali, di cui 12 milioni del Fondo sociale europeo plus e 3,5 milioni di euro del Fondo regionale per l'occupazione delle persone con disabilità; 27,5 milioni di tassa regionale per il diritto allo studio; 66,2 milioni del Fondo integrativo statale; 31,5 milioni di risorse Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e 1 milione dalle Università emiliano-romagnole.

Le borse di studio

L’importo unitario della borsa di studio cresce di oltre il 5% rispetto all’anno precedente e raggiunge 7.015,97 euro per i fuori sede, 4.100,05 euro per i pendolari e 2.827,64 euro per gli studenti in sede. Ulteriori incrementi del valore della borsa sono destinati a coloro che si trovano in maggiori difficoltà economiche (sono 12.589, pari a circa il 43% degli studenti assegnatari) e alle studentesse iscritte alle lauree Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Per queste ultime la maggiorazione dell’importo della borsa è del 20%, e ne beneficeranno in Emilia-Romagna 3.345 studentesse.

La prima rata della borsa di studio è già stata pagata a oltre 4mila matricole.

L’attrattività degli Atenei dell’Emilia-Romagna

Il Rapporto 2023 dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) conferma l’attrattività degli Atenei dell’Emilia-Romagna, evidenziando come la nostra regione sia la prima nel rapporto fra ingressi e uscite di immatricolazioni nelle diverse Università, che è al 4,3, seguita dal Lazio (3,1), Lombardia (2,2) e Toscana (1,75). Ciò significa che per ogni studente residente in Emilia-Romagna che va a studiare fuori regione, vi sono 4,3 studenti di altre regioni che si immatricolano nei nostri Atenei.

Vincenzo Menichella

 

In allegato:

  • tabella con la ripartizione per ateneo degli studenti beneficiari delle borse di studio nell’anno accademico 2024-2025

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ultima modifica 2024-12-21T10:19:19+01:00
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