Cultura. Promozione e diffusione delle attività culturali, via libera al Programma triennale degli interventi 2024-26: risorse per 3,8 milioni di euro l’anno. Felicori: “Un provvedimento che si cala in una realtà come quella emiliano-romagnola, estremamente ricca e composita”
Bologna – Diffondere la cultura nella più ampia accezione: dalla conoscenza e divulgazione della storia, delle culture e tradizioni locali alla promozione della creatività artistica e letteraria; dalla diffusione della cultura digitale all’incentivazione delle professionalità artistiche e alla promozione di talenti emergenti.
Sono gli obiettivi del Programma triennale degli interventi per la promozione delle attività culturali per il triennio 2024-2026, approvato dall’Assemblea legislativa, dopo che a dicembre 2023 la Regione aveva approvato una nuova legge in materia di promozione culturale, la 21/2023, con la contestuale abrogazione della precedente legge regionale n. 37/1994.
Il Programma, che mette a disposizione 3,8 milioni di euro per ogni annualità, si rivolge a enti locali, pubbliche amministrazioni e enti del terzo settore di ambito culturale in Emilia-Romagna.
“Il provvedimento si cala in un contesto di riferimento estremamente ricco e diversificato- ha detto in aula l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Il territorio emiliano-romagnolo presenta una realtà composita e di grande vivacità per quanto riguarda l’offerta culturale, grazie alle attività promosse sia dagli enti locali che dagli altri soggetti pubblici e privati”.
Il programma guarda a festival, spettacoli, incontri letterari e mostre, ma non solo, anche iniziative afferenti all’ambito musicale, cinematografico, delle arti visive e performative, di divulgazione tecnica e scientifica, oltre che eventi caratterizzati da una multidisciplinarietà indirizzata a promuovere scenari artistico-culturali inediti.
Gli ambiti prioritari di intervento individuati sono la promozione culturale realizzata mediante iniziative di rilevanza regionale e sovralocale, ma anche nazionale e internazionale. Quindi la qualificazione e lo sviluppo del sistema regionale, oltre che la promozione della cultura emiliano-romagnola all’estero e la realizzazione, ristrutturazione e riqualificazione di spazi aperti al pubblico destinati allo svolgimento di attività.
La Giunta regionale, già a febbraio, con appositi bandi individuerà criteri e modalità di attuazione degli interventi, rivolti a enti locali singoli e associati e soggetti da essi costituiti o partecipati, pubbliche amministrazioni, enti del terzo settore, che svolgano esclusivamente o prevalentemente la loro attività in ambito culturale e che abbiano sede legale o operativa sul territorio regionale.
Barbara Musiani