Data Valley. Tecnopolo Manifattura di Bologna, governance partecipata e impatto dell’innovazione sul lavoro: firmata oggi a Bologna un’intesa tra Regione, Comune, Città metropolitana e sindacati. Colla e Calvano: “Uno strumento necessario per attuare una gestione condivisa delle grandi innovazioni tecnologiche, a partire dallo sviluppo dell’Intelligenza artificiale”
Bologna – Un sistema di governance partecipata che valorizzi il ruolo delle organizzazioni sindacali e in grado di analizzare con continuità e in modo condiviso lo sviluppo del Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub. Con l’obiettivo di approfondire l’impatto sul lavoro prodotto dallo sviluppo dell’innovazione digitale e dell’Intelligenza artificiale, ma anche per valutare i riflessi sull’organizzazione del lavoro nei diversi settori, in ambito pubblico e privato, i necessari investimenti sulla formazione e le ricadute sulle professionalità.
E per studiare le strategie più idonee a ridurre le disuguaglianze nell’accesso all’Intelligenza artificiale, le implicazioni sul sistema produttivo regionale e sulle istituzioni, oltre all’impatto dell’introduzione delle nuove tecnologie sulla salute e la sicurezza sul lavoro e le possibili applicazioni di sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati per ridurre i rischi infortunistici nelle filiere e nel sistema economico e produttivo regionale.
Questi, in sintesi, i contenuti del protocollo siglato questa mattina da Regione Emilia-Romagna, Comune e Città Metropolitana di Bologna, Cgil-Cisl-Uil di Bologna e dell’Emilia-Romagna.
Alla firma dell’accordo erano presenti Paolo Calvano, assessore regionale al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale, Rapporti con Ue, Sergio Lo Giudice, capo di Gabinetto e delegato al lavoro del Sindaco per la Città Metropolitana di Bologna, Massimo Bugani, assessore alle Relazioni sindacali interne all’ente per il Comune di Bologna, Michele Bulgarelli della Camera del Lavoro Metropolitana Cgil Bologna, Massimo Bussandri, Cgil Emilia-Romagna, Marino Mazzini, Cisl Area Metropolitana Bolognese, Filippo Pieri, Cisl Emilia-Romagna e Massimo Zanirato, Uil Emilia-Romagna.
“La firma di oggi vuole essere un riconoscimento alla storia del Tecnopolo di Bologna, quando era una manifattura tabacchi in quel luogo lavoravano 2 mila persone: a breve ospiterà 2 mila fra tecnici, ricercatori e professionalità necessarie per il suo funzionamento. Il Tecnopolo Manifattura di Bologna avrà dunque ancora un forte impatto occupazionale- hanno commentato gli assessori regionali Paolo Calvano e Vincenzo Colla-. Sotto questo profilo, lo sviluppo di nuove competenze al suo interno va collegato alla riflessione da tempo già avviata, anche da parte della Regione Emilia-Romagna, riguardo alle professioni e alle competenze per la Data Valley, perché sono rilevanti i fabbisogni di competenze espressi dai settori produttivi su questi livelli di specializzazione e la necessità di progettare interventi innovativi in campo formativo per supportare la transizione digitale ed ecologica”.
“Il protocollo- hanno aggiunto- va nella direzione di attuare un governo democratico e partecipato delle grandi innovazioni tecnologiche, a partire dallo sviluppo dell’Intelligenza artificiale, mettendo in relazione ciò che del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima e del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile è stato condiviso, con l’esigenza che il Tecnopolo Manifattura, luogo per eccellenza dell’innovazione digitale, debba essere anche il luogo capace di tenere al centro le persone e nel quale promuovere una elevata qualità del lavoro”.
Le organizzazioni sindacali saranno coinvolte in particolare nel monitoraggio delle attività insediate, delle loro principali aree di ricerca, innovazione, organizzazione e del sistema di relazioni con l’ecosistema regionale della ricerca e innovazione.
I firmatari si impegnano ad analizzare con continuità lo sviluppo del Tecnopolo Manifattura, le implicazioni sul sistema produttivo regionale e sulle istituzioni, gli impatti delle attività di ricerca finanziate, i progetti europei sviluppati, gli accordi introdotti a livello nazionale e internazionale.
Tra gli obiettivi, anche quello di analizzare le ricadute dei nuovi modelli organizzativi messi in campo dagli enti e dai soggetti regionali, nazionali e internazionali presenti nel Tecnopolo sulla base delle nuove tecnologie.
Infine, al fine di analizzare gli impatti delle strutture presenti nel Tecnopolo Manifattura sulla formazione delle competenze, sui modelli organizzativi adottati, e sul mercato del lavoro, sarà istituito un Comitato Tecnico scientifico composto dai rappresentanti degli enti sottoscrittori del protocollo, che potrà avvalersi anche del supporto di Art-ER.
Barbara Musiani