Forestazione. Dall’assorbimento della Co2 alla protezione del suolo, dalla fornitura idrica ai servizi per i turisti: nasce il Registro regionale dei servizi ecosistemici per riconoscere il valore, anche economico, generato da boschi e foreste. Un’esperienza all’avanguardia in Italia. Lori: “Gestire di più e meglio il nostro patrimonio forestale. Un primo passo importante per sostenere i progetti più efficaci”

In Emilia-Romagna la superficie boscata vale un terzo del totale. L’obiettivo è dare maggiore visibilità e incentivare le buone pratiche, spesso scarsamente o per nulla remunerate
13/07/2024 10:58

Bologna – L’assorbimento di anidride carbonica e la regolazione del clima, la protezione del suolo dall’erosione e dal dissesto idrogeologico, la qualità dell’habitat, la fornitura idrica, i servizi ricreativi offerti a residenti e turisti e naturalmente la produzione di legno e prodotti del sottobosco. Sono i servizi, tangibili e intangibili, a favore di tutta la collettività, garantiti da boschi e foreste. E di cui la Regione punta a riconoscere il valore non solo ambientale, ma anche economico attraverso l’istituzione del Registro regionale dei servizi ecosistemici.

Il Registro ha appena ricevuto il via libera della Giunta e pone l’Emilia-Romagna, dove la superficie boscata vale un terzo del totale, all’avanguardia nel panorama nazionale ed europeo.

L’obiettivo è di dare maggiore visibilità e incentivare la gestione attiva e le buone pratiche, sostenibili e responsabili di boschi e foreste, spesso scarsamente o per nulla remunerate. Creando le condizioni affinchè i progetti più significativi possano anche essere valorizzati economicamente sui mercati volontari dei servizi ecosistemici.

“E’ importante che il nostri patrimonio forestale sia gestito di più e meglio.  La nascita del Registro regionale dei servizi ecosistemici permetterà di dare un riconoscimento ai progetti più efficaci a beneficio della collettività, ma anche di tutti gli operatori della filiera del legno, a partire dai Consorzi forestali. Con questo progetto- ha sottolineato l’assessora regionale alla Forestazione, Parchi e Biodiversità, Barbara Lori-,  l’Emilia-Romagna ancora una volta si conferma in prima linea nella valorizzazione del proprio patrimonio forestale e boschivo sia sotto il profilo ambientale che economico”.

Come funziona il registro regionale

Lo scopo è quello di mettere a valore il patrimonio forestale dell’Emilia-Romagna, riconoscendo il ruolo fondamentale di una gestione attenta e responsabile. A partire da una pianificazione condivisa da pare di proprietari e gestori di aree spesso molto piccole, che spesso sono lasciate in stato di sostanziale abbandono.   

Con questo auspicio, il registro regionale raccoglierà i progetti forestali più significativi, dopo la valutazione di una Commissione interdisciplinare, che ne assicurerà la credibilità ed efficacia nel tempo. In questo modo chiunque abbia intenzione di contribuire attivamente alla gestione, tutela e salvaguardia del patrimonio forestale regionale e diventare così protagonista dei processi globali di transizione ecologica, potrà scegliere di sostenere un progetto forestale locale in grado di tutelare ed incrementare i servizi ecosistemici generabili sul territorio.

Paola Fedriga

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ultima modifica 2024-07-13T11:06:22+02:00
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