Imprese. Industria Italiana Autobus, partita la verifica dell’offerta della cordata Gruppioni-Marchesini-Stirpe-Benedetto per l’acquisto delle quote pubbliche: oggi a Roma un primo incontro con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e gli assessori allo Sviluppo economico delle Regioni Emilia-Romagna e Campania. Già la prossima settimana la verifica nel dettaglio del piano industriale e finanziario oltre che dell’impatto sociale
Bologna - A breve sarà formalmente depositata la proposta vincolante, dopo alcune integrazioni a quella presentata nel marzo scorso, per l’acquisizione di Industria Italiana Autobus (IIA) da parte degli imprenditori Valerio Gruppioni, Maurizio Marchesini, Maurizio Stirpe e Nicola Benedetto.
Entro lunedì la proposta arriverà al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Una soluzione alternativa a quella di Seri Industrial della famiglia Civitillo, dunque, che dovrà essere vagliata ulteriormente per verificarne nel dettaglio il piano industriale e finanziario, oltre che l’impatto sociale.
È l’esito dell’incontro convocato oggi a Roma dal ministro Adolfo Urso, per verificare l’altra offerta interessata all’acquisto delle quote pubbliche di IIA in vista della cessione da parte di Leonardo e Invitalia.
La riunione arriva dopo l’incontro del 22 maggio scorso quando il Governo aveva deciso di concedere altre tre settimane di tempo per decidere sul futuro di Industria Italiana Autobus, accogliendo la richiesta della Regione Emilia-Romagna e dei sindacati di verificare la disponibilità di altri soggetti, anche internazionali, interessati all’acquisto.
Quella della cordata Gruppioni-Marchesini-Stirpe-Benedetto si affianca così alla candidatura di acquisto del Gruppo IIA - che oltre allo stabilimento bolognese, l’ex BredaMenarinibus, comprende anche quello di Flumeri in provincia di Avellino – di Seri Industrial della famiglia Civitillo: Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa) resterà con una quota di minoranza, mentre Leonardo uscirà dal capitale.
All’incontro a Roma erano presenti, oltre al ministro Urso, gli assessori allo Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna e della Regione Campania, i massimi esponenti di Invitalia e Leonardo, oltre agli imprenditori Valerio Gruppioni, Maurizio Marchesini e Maurizio Stirpe.
Gianni Boselli