Forestazione. “Mettiamo radici per il futuro”: 28 mila nuove piante su 34 ettari di terreni aziendali. I risultati del nuovo bando della Regione. Lori: “Un impegno concreto per un Emilia-Romagna sempre più verde e sostenibile”
Bologna- Ventottomila nuove piante distribuite su 34 ettari di superficie aziendale per contrastare anche in questo modo gli effetti negativi del cambiamento climatico.
È questo il risultato del bando, promosso dalla Regione e rivolto alle imprese dei comuni di pianura, che ha stanziato quasi 500 mila euro, per la realizzazione di piantagioni forestali permanenti, nell’ambito della campagna “Mettiamo radici per il futuro”.
“Da parte della Regione un impegno concreto per sostenere la messa a dimora di alberi e arbusti e contribuire in questo modo a una migliore qualità dell’aria- spiega l’assessora regionale alla Forestazione e parchi, Barbara Lori-. Dopo il bando che proprio in questi giorni abbiamo rivolto agli Enti pubblici, la conferma di un impegno che continua e si rafforza a fianco di tutta la società regionale: imprese, Comuni e istituzioni locali, cittadini, associazioni e scuole per fare dell’Emilia-Romagna una regione sempre più verde e sostenibile”
Nove gli interventi finanziati, sei nel territorio di Parma, due a Bologna e una a Reggio-Emilia: Mutti Spa con i due stabilimenti di Montechiarugolo e quello di Collecchio (PR), Consorzio Kilometroverde di Traversetolo (PR); Cepim, Centro padano interscambio merci di Fontevivo (PR); Nuova Fidenza Srl di Fidenza (PR); Immergas Spa di Brescello-Poviglio (RE); Villa Conti Srl di San Giovanni in Persiceto (BO) e Gruppo Ingegneria Srl società Benefit di San Lazzaro di Savena (BO).
Rispetto al precedente bando il cofinanziamento regionale è salito dal 60 al 75%. Anche gli importi massimi dei costi ammissibili sono stati incrementati: da 20.000 a 25.000 euro nel caso di impianti con densità non inferiore alle 700 piante attecchite per ettaro, e da 15.000 a 18.000 euro per quelli che prevedono almeno 500 piante per ettaro. Le piante dovranno essere messe a dimora entro il 31 dicembre 2024.
Red
In allegato: le imprese finanziate e i contributi regionali