Sanità. In dirittura d’arrivo, a Bologna, i lavori del nuovo Padiglione 4N dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. Oggi la visita del cantiere con l’assessore Donini, il sindaco Lepore, il rettore Molari e il direttore Gibertoni
Bologna - Sono in fase di ultimazione i lavori della nuova ala del Padiglione 4 dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, a Bologna.
L’edificio - 8.840 metri quadrati di 3 piani più rialzato - ospiterà le attività dedicate alle emergenze e ai servizi ad alta intensità di cura delle unità operative di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale. Una struttura all’avanguardia anche dal punto di vista energetico e ambientale, che andrà a qualificare ulteriormente la sanità pubblica di Bologna e dell’Emilia-Romagna ed è frutto di un investimento di 29 milioni di euro realizzato grazie a risorse regionali.
Questa mattina la visita del cantiere, con il punto sull’avanzamento dell’opera: avviata nel 2020 e andata avanti nel pieno rispetto dei tempi previsti, sarà ultimata entro l’anno. Presenti all’incontro con la stampa l'assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il magnifico Rettore dell'Università di Bologna Giovanni Molari e il direttore generale dell'IRCCS Policlinico di Sant’OrsolaChiara Gibertoni.
Il nuovo Padiglione 4N dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola rappresenta la quarta ala del Padiglione 4, a cui è collegato attraverso passerelle trasparenti, e sorge su 3 piani più rialzato: il rialzato sarà destinato al Pronto Soccorso ostetrico e ginecologico, con accesso delle ambulanze ricavato su via Albertoni. Il primo piano ospiterà il blocco operatorio con quattro sale chirurgiche, due sale per la procreazione medicalmente assistita e i relativi laboratori (ulteriori laboratori dedicati alla pma si trovano anche al piano -1). Il secondo piano sarà destinato al blocco parto, con due sale per il cesareo e otto sale per il travaglio parto; infine, il terzo e ultimo livello ospiterà la Terapia Intensiva e sub intensiva neonatale, con 14 box vetrati e 7 camere doppie per la degenza.
L’edificio è energicamente molto efficiente grazie alle scelte dei componenti di involucro, al collegamento con il sistema di trigenerazione dell’ospedale, a sistemi di regolazione intelligenti e ad unità di trattamento aria ad alto rendimento. Non solo, perché l’elemento vegetale è un tema ricorrente: il tetto erboso sovrasta l’edificio, mentre aiuole verdi impreziosiscono i patii.
Red
In allegato, foto della visita al cantiere questa mattina