Coronavirus. Screening sierologico gratuito per il personale dell’Università di Bologna, la soddisfazione dell’assessore Donini: “Un segnale di grande attenzione da parte del mondo accademico, che conferma la collaborazione in atto sin dall’inizio dell’emergenza. Continuiamo a lavorare insieme per individuare e circoscrivere eventuali focolai, soprattutto dove c’è maggiore possibilità di interazione personale”
Bologna - Raccoglie il plauso della Regione Emilia-Romagna, per voce dell’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, l’iniziativa dell’Università di Bologna, che ha annunciato per settembre l’avvio di una campagna di screening sierologico - gratuita e su base volontaria - a tutto il personale, in vista della ripresa delle attività didattiche con il nuovo anno accademico.
“L'avvio della campagna di screening sierologico gratuito per tutti i professori, ricercatori e membri del personale tecnico-amministrativo da parte dell'Università di Bologna è un segnale di profonda attenzione da parte del mondo accademico, che accogliamo con grande soddisfazione, e che conferma la collaborazione in atto sin dall'inizio dell'emergenza- sottolinea l’assessore Donini-. La lotta al Covid-19, che vede la Regione impegnata senza sosta, deve continuare ad essere un'azione corale, che unisca i soggetti pubblici e privati in rappresentanza dei propri ambiti di riferimento con un obiettivo comune: quello di garantire, tutti insieme in un'ottica di collaborazione costante, le misure per individuare tempestivamente eventuali nuovi focolai, circoscriverli e spegnerli immediatamente, riducendo sensibilmente il rischio della circolazione del virus in particolare laddove c’è maggiore possibilità di interazione personale”.
Una misura straordinaria, quella messa in campo dall’Ateneo bolognese per ricercare tra il proprio personale l’eventuale presenza di anticorpi contro il Coronavirus Sars-CoV-2, che l’assessore si augura possa costituire un punto di riferimento a livello regionale: “L'auspicio- chiude Donini- è che anche le altre Università dell'Emilia-Romagna possano avviare iniziative analoghe, sapendo di poter contare sempre sul supporto della Regione”.