Innovazione. Tecnologie spaziali a supporto di agricoltura, turismo e attività marittime: ecco le nuove opportunità per il territorio emiliano-romagnolo con l’adesione della Regione alla rete europea Nereus. Bonaccini e Colla: “Un ulteriore tassello nella strategia che fa dell’Emilia-Romagna la Data Valley europea”

Sono 26 le Regioni europee associate e tra queste anche l’Assia (Germania) e la Nuova Aquitania (Francia), partner storici della Regione Emilia-Romagna
16/06/2020 15:55

 

Bologna – Altissima tecnologia utilizzabile in ambiti come l’agricoltura, il settore marittimo e quello turistico.
Sono le opportunità che si aprono per l’Emilia-Romagna con l’adesione della Regione all'associazione Nereus, organizzazione senza fini di lucro con sede a Bruxelles e nella rete europea delle Regioni che utilizzano tecnologie spaziali.

Una scelta che va a rafforzare il ruolo chiave dell’Emilia-Romagna in Europa con i suoi investimenti per la Data Valley regionale, con al centro il Tecnopolo di Bologna, i Big Data e la capacità di supercalcolo al servizio di diversi comparti (dalle imprese alla scuola, dalla mobilità alla riorganizzazione delle città, salute e meteorologia e lotta al cambiamento climatico) e, soprattutto, delle persone, per il miglioramento di ogni aspetto della vita quotidiana.

La decisione di aderire all’associazione Nereus è arrivata nel corso dell’ultima seduta della Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Lavoro e Green Economy, Vincenzo Colla. L’atto avvia di fatto il formale iter e le procedure per l’adesione all’associazione, che conta su 26 Regioni partner: Abruzzo, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto in Italia mentre tra quelle di altri Paesi europei figurano l’Assia (Germania) e la Nuova Aquitania (Francia), entrambe con una collaborazione istituzionale di lunga durata con la Regione Emilia-Romagna.

“Possiamo così rafforzare l’integrazione delle varie componenti della cosiddetta ‘space economy’ all’interno di altre politiche pubbliche, per rafforzare l’impatto economico sul territorio e sull’economia regionale. Con Nereus– commentano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore Colla- si rafforza una partecipazione a una rete europea di Regioni che rappresenta un ulteriore tassello di una più ampia strategia che fa dell’Emilia-Romagna la Data Valley europea. Con la presenza al Tecnopolo del nuovo Data Center del Centro meteo europeo e del supercomputer Leonardo, acquisito attraverso un importante finanziamento di 120 milioni di euro dell’Unione europea, nonché l’opportunità di partecipare a Copernicus, che è uno dei più importanti programmi europei su cambiamenti climatici, qualità dell’aria e gestione intelligente delle città, l’Emilia-Romagna consente all’Italia di contare su un vantaggio competitivo rispetto agli altri Paesi e l’Europa rispetto a player internazionali come Stati Uniti e Cina”.

Nereus
L’associazione Nereus è specializzata nella promozione di politiche, iniziative e servizi relativi alle tecnologie spaziali mettendo a disposizione informazioni delle regioni europee, sviluppando attività specifiche che mirano a identificare casi esemplari di applicazione regionale in diversi ambiti legati alla gestione territoriale, a favorire collaborazioni interregionali per lo scambio di conoscenze e buone pratiche nonché sviluppare azioni di promozione e comunicazione per rafforzare la comprensione dei benefici legati all’utilizzo delle tecnologie spaziali.

L’adesione della Regione, nella qualità di full member, dà diritto ad essere rappresentati nell’assemblea generale dell’Associazione con diritto di voto e consente a un proprio rappresentante di essere nominato nel Consiglio di amministrazione (Management Board), composto da 10 membri di 6 Paesi europei (ogni Stato ha diritto a 3 posti). /gia.bos.

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ultima modifica 2021-05-14T09:19:45+02:00
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