Pari opportunità. Impatto dell’emergenza coronavirus sull’occupazione femminile. Riunito il Tavolo regionale permanente per le politiche di genere

L'assessore Lori: "Fondamentale individuare rapidamente le azioni per la ripartenza post Covid. Occorre investire nella presenza femminile nel mondo del lavoro: un’efficace politica di pari opportunità sull'intero territorio regionale dà slancio alla vita dell’intera comunità. Va rispettato il diritto delle donne a lavorare ma anche quello alle pari opportunità professionali”
02/07/2020 14:30

Bologna -In Emilia-Romagna l’emergenza sanitaria appena attraversata ha creato ripercussioni sull’occupazione in generale, ma più ancora sul lavoro delle donne.

Alla luce di questa tendenza, in collaborazione con l’ufficio statistico regionale e l’agenzia regionale per il lavoro, l’assessora alle Pari Opportunità Barbara Lori ha riunito il Tavolo regionale permanente per le politiche di genere con l’obiettivo di fare il punto sul lavoro delle donne e delineare le azioni per la ripresa, anche alla luce dei pesanti impatti sulla quotidianità del lavoro femminile causati dalla lunga emergenza Covid.

 “In Emilia-Romagna partiamo da importanti risultati- afferma l’assessora alle pari opportunità, Barbara Lori - Ma ora dobbiamo andare avanti in un percorso di rafforzamento che riguarda non solo i numeri, ma la qualità del lavoro, partendo anche dalla formazione e dal superamento di quegli stereotipi culturali che portano le donne lontano dalle professioni scientifiche e tecnologiche che rappresentano il futuro. Va rispettato il diritto delle donne a lavorare ma anche quello alle pari opportunità professionali”.

 Tra i temi affrontati dal Tavolo, da esperti provenienti da associazioni, sindacati, enti locali, mondo delle professioni e dell'università, anchelo sviluppo di un modello di smart working adeguatamente normato, in grado di tutelare gli spazi di autonomia e di carriera delle persone; interventi concreti per ridefinire il carico di lavoro familiare tra uomini e donne e per potenziare i servizi educativi e  sociali, al fine di evitare che siano le donne a pagare il prezzo più alto in termini di scelta “obbligata” fra accudimento familiare e lavoro; risorse economiche per guardare al futuro e mettere le basi per un’organizzazione del lavoro femminile capace di conciliare carriera con tempi e spazi di vita. 

“Sono convinta- prosegue Lori- che investire sulla presenza femminile nel mondo del lavoro sia fondamentale, una battaglia di civiltà che dà la misura dell’emancipazione sociale e culturale di una comunità capace di valorizzare qualità individuali e differenze di genere”.

 “Ed è di questi giorni - continua l’assessora- anche il richiamo del Comitato europeo dei diritti sociali (Ceds) del Consiglio d'Europa che punta il dito sulle condizioni dell’occupazione femminile in Italia”.

 Le donne italiane - rileva il Rapporto- non ricevono dallo Stato tutto l'aiuto necessario per poter avere le stesse opportunità degli uomini nel mercato del lavoro, soprattutto per quanto riguarda le retribuzioni. Un tema molto importante che si affianca a quello della minore occupazione femminile.

“Per avere un quadro preciso della situazione in Emilia-Romagna e delle tendenze del mercato del lavoro- precisa Lori-, sarà avviata una collaborazione con l’ufficio Statistico regionale e l’Agenzia regionale per il lavoro per l’analisi dei dati sull’ occupazione femminile”.  /OC

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ultima modifica 2021-05-14T08:18:18+01:00
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