Territorio. Al mare in bicicletta, da Castrocaro (Fc) a Lido di Dante (Ra). Via alla realizzazione di una pista di circa 27 chilometri sugli argini del fiume Montone. Priolo: “Un bell’esempio di come sia possibile coniugare la sicurezza del territorio con la valorizzazione dell’ambiente”
Bologna - Una pista ciclabile che dalle colline di Castrocaro (FC) arriverà a lambire il mare Adriatico all’altezza del Lido di Dante, nel ravennate, correndo lungo la valle del fiume Montone.
Sono partiti i lavori di realizzazione della pista di circa 27 chilometri necessaria per le attività di controllo e monitoraggio nel corso delle piene, ma che potrà essere utilizzata da tutti anche per escursioni a piedi o in due ruote. Il cantiere è curato dalla Regione, attraverso l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nell’ambito della sistemazione degli argini lungo le sponde del fiume.
“Il tracciato in corso di costruzione completa la rete dei percorsi realizzati a partire dal 2008 lungo le difese spondali del Montone a monte e a valle della via Emilia, per una distanza complessiva di circa 55 km, alternando tratti di viabilità minore anche asfaltata, strade bianche e piste in terra battuta- spiega l’assessore regionale all’ambiente, Irene Priolo-. Si tratta di un bellissimo esempio di come la sicurezza del territorio può coniugarsi in modo intelligente con la valorizzazione dell’ambiente e della sua fruizione”.
“Un’ opera- conclude l’assessore- che è indispensabile per un costante controllo del corso d’acqua, ma che rappresenta al tempo stesso un importante strumento di promozione territoriale a disposizione di cittadini e turisti”.
In particolare, il cantiere aperto riguarda i 12 chilometri di argine che corrono verso monte, dalla via Emilia a Forlì fino a Castrocaro, e altri 15 chilometri a valle fino al confine con il ponte del Vico lughese, in località Prada, tra Forlì e Russi.
In tutto sono stati investiti 370 mila euro, resi disponibili con diverse ordinanze di Protezione civile per il potenziamento degli argini danneggiati a seguito della piena del 2019. Fanno parte del pacchetto di 640 mila euro messo a disposizione per l’intero circuito di 55 chilometri.
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