Territorio e sviluppo. Accordo fra i presidenti Bonaccini e Giani e i sindaci Merola e Nardella, verso nuovo protocollo di collaborazione a quattro fra le due Regioni e le due Città Metropolitane di Bologna e Firenze: Emilia-Romagna e Toscana, intesa strategica per un presente e un futuro da costruire insieme
Il faccia a faccia in Regione Emilia-Romagna fra Bonaccini, Giani e Nardella, preceduto da quello con il sindaco Merola in Comune a Bologna. L’attuale intesa fra le due Città Metropolitane, in scadenza, superata da un nuovo patto a quattro relativo a tutti i settori: turismo, cultura, Montagna, sanità, servizi, infrastrutture e mobilità sostenibile, saperi e ricerca, digitale, fino allo sport, con la conferma dell’obiettivo Tour de France 2024 e le Olimpiadi 2032
28/01/2021 19:12
Bologna – Un’intesa strategica, che da Bologna e Firenze si allarga all’Emilia-Romagna e alla Toscana. Due Regioni per un presente e un futuro di collaborazione, nell’ottica della sostenibilità e dell’innovazione. In tutti i settori.
Oggi a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, si sono incontrati i presidenti delle due Regioni, Stefano Bonaccini ed Eugenio Giani, e il sindaco e presidente della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella. Preceduto, in Comune a Bologna, da quello fra gli stessi Giani e Nardella e il sindaco e presidente della Città Metropolitana di Bologna, Virginio Merola.
Tutti e quattro hanno deciso che l’attuale protocollo di collaborazione che lega le due Città Metropolitane, in scadenza, venga superato da una nuova intesa a quattro, più ampia, che veda insieme le due aree metropolitane e le due Regioni. Per rafforzare tutte le iniziative che già ora vedono un lavoro comune e allargare il campo d’azione ad altri settori che interessano i due sistemi regionali.
Un percorso condiviso che veda subito risultati concreti rispetto alla valorizzazione dei territori e alla crescita delle comunità locali in un’ottica di sostenibilità economica e sociale, basti pensare alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, che vede in Firenze e Ravenna le due città principali nella vita del sommo poeta, fino al progetto delle Olimpiadi 2032 in Emilia-Romagna e Toscana.
In mezzo tanti ambiti nei quali sviluppare sinergie strutturali e strategiche: cultura, turismo, Appennino, i due mari, Adriatico e Tirreno, e le Città d’arte; saperi e alta formazione, con le università e i centri di ricerca; le infrastrutture, con opere a cavallo fra le due regioni di importanza fondamentale per la mobilità delle persone e la competitività dei territori come la Pontremolese, o la Ciclovia del Sole, così come assi ferroviari, stradali e autostradali fondamentali per l’intero Paese. Ancora: la sanità e i sistemi di welfare; l’innovazione, il digitale e le nuove tecnologie. Quindi, una fortissima attenzione per le aree montane; i servizi, a partire dalla gestione dei rifiuti. Fino allo sport, altrettanto importante: con l’obiettivo confermato di avere il Tour de France nel 2024 fra Firenze e Bologna e, appunto, il traguardo più suggestivo, le Olimpiadi 2032, che diventerebbero davvero un grande progetto per l’Italia intera.
I presidenti Bonaccini e Giani, d’intesa con i sindaci Merola e Nardella, hanno quindi dato mandato ai rispettivi uffici di definire il nuovo protocollo di collaborazione allargato. Un’alleanza fra Emilia-Romagna e Toscana, per un sistema territoriale coeso in grado di uscire meglio di ogni altro dalla crisi attuale e di gettare le basi per una ripartenza partecipata, che guardi prima di ogni altra cosa alle persone.
Oggi a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, si sono incontrati i presidenti delle due Regioni, Stefano Bonaccini ed Eugenio Giani, e il sindaco e presidente della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella. Preceduto, in Comune a Bologna, da quello fra gli stessi Giani e Nardella e il sindaco e presidente della Città Metropolitana di Bologna, Virginio Merola.
Tutti e quattro hanno deciso che l’attuale protocollo di collaborazione che lega le due Città Metropolitane, in scadenza, venga superato da una nuova intesa a quattro, più ampia, che veda insieme le due aree metropolitane e le due Regioni. Per rafforzare tutte le iniziative che già ora vedono un lavoro comune e allargare il campo d’azione ad altri settori che interessano i due sistemi regionali.
Un percorso condiviso che veda subito risultati concreti rispetto alla valorizzazione dei territori e alla crescita delle comunità locali in un’ottica di sostenibilità economica e sociale, basti pensare alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, che vede in Firenze e Ravenna le due città principali nella vita del sommo poeta, fino al progetto delle Olimpiadi 2032 in Emilia-Romagna e Toscana.
In mezzo tanti ambiti nei quali sviluppare sinergie strutturali e strategiche: cultura, turismo, Appennino, i due mari, Adriatico e Tirreno, e le Città d’arte; saperi e alta formazione, con le università e i centri di ricerca; le infrastrutture, con opere a cavallo fra le due regioni di importanza fondamentale per la mobilità delle persone e la competitività dei territori come la Pontremolese, o la Ciclovia del Sole, così come assi ferroviari, stradali e autostradali fondamentali per l’intero Paese. Ancora: la sanità e i sistemi di welfare; l’innovazione, il digitale e le nuove tecnologie. Quindi, una fortissima attenzione per le aree montane; i servizi, a partire dalla gestione dei rifiuti. Fino allo sport, altrettanto importante: con l’obiettivo confermato di avere il Tour de France nel 2024 fra Firenze e Bologna e, appunto, il traguardo più suggestivo, le Olimpiadi 2032, che diventerebbero davvero un grande progetto per l’Italia intera.
I presidenti Bonaccini e Giani, d’intesa con i sindaci Merola e Nardella, hanno quindi dato mandato ai rispettivi uffici di definire il nuovo protocollo di collaborazione allargato. Un’alleanza fra Emilia-Romagna e Toscana, per un sistema territoriale coeso in grado di uscire meglio di ogni altro dalla crisi attuale e di gettare le basi per una ripartenza partecipata, che guardi prima di ogni altra cosa alle persone.