Pesca. La Regione incontra i rappresentanti delle associazioni di pescatori: garantiti 1,5 milioni di euro di indennizzi regionali contro il caro gasolio alle imprese del comparto, solidarietà per le minacce nei confronti dei lavoratori
Bologna – Gli imprenditori del mare denunciano una situazione diventata insostenibile. Da una parte l’aumento vertiginoso del gasolio che ha provocato tre settimane di sciopero dei lavoratori, dall’altra le pressioni tra marinerie, sfociate in questi giorni in proteste e minacce verso i pescatori della riviera, per continuare la serrata e tenere i pescherecci fermi per protesta. Gli aspetti della situazione sono stati affrontati oggi a Bologna in un incontro in Regione tra l’assessore all’Agricoltura e Pesca e i rappresentanti delle associazioni di categoria dei pescatori.
In prima battuta, la Regione si è impegnata a stanziare 1,5 milioni di euro, fondi resi disponibili da un assestamento di bilancio regionale, da destinare alle imprese della pesca dell’Emilia-Romagna. “In un momento così complicato per l’economia del mare sono indispensabili la collaborazione e l’unità di intenti da parte di tutti i soggetti interessati, per tutelare un settore strategico per l’economia regionale e di tutto il Paese", evidenzia la Regione.
Inoltre la Regione ha già sollecitato il Governo affinché stanzi il prima possibile i 20 milioni di euro già previsti a sostegno del settore ittico, a titolo di indennizzo per il pesante aumento dei costi del gasolio dovuti alla situazione internazionale. L'obiettivo è semplificare al massimo le procedure per l’erogazione dei contributi, accogliendo le proposte avanzate in questi giorni dalle associazioni di rappresentanza dell’intero comparto, e in particolare la dilazione dei mutui ed altre forme di aiuto. Oltre agli interventi per far fronte all’emergenza, chiediamo al Governo interventi strutturali in grado di calmierare il prezzo del carburante utilizzato per la pesca.
Da viale Aldo Moro una ferma condanna delle minacce nei confronti dei pescatori delle marinerie dell’Emilia-Romagna da parte di persone provenienti da fuori regione.
Durante l’incontro si è concordato con le rappresentanze della pesca sulla necessità di adottare misure economiche e azioni di tutela, anche alla luce degli impatti della situazione internazionale nei prossimi mesi. Nel frattempo, si prosegue con l’impegno di intervenire tempestivamente anche per scongiurare situazioni di precarietà e di perdita di reddito e posti di lavoro.
Olga Cavina