Sanità. Sabato 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell’Autismo: la Torre della Giunta regionale illuminata da un fascio di luce blu. L’assessore Donini: “Importante tenere alta l’attenzione su questo tema. Al lavoro insieme alle associazioni per rafforzare ulteriormente l’assistenza”

Dai 2.790 minori assistiti in Emilia-Romagna nel 2016 si è passati a 4.740 nel 2020, anche grazie alla capacità del sistema di intercettare i nuovi casi e farlo precocemente. Si abbassa l’età della prima diagnosi
31/03/2022 12:32

Bologna - La Torre della Giunta regionale, in viale Aldo Moro a Bologna, illuminata da un fascio di luce blu, così come tanti palazzi di istituzioni ed enti pubblici in altre città dell’Emilia-Romagna. E poi le numerose iniziative organizzate da Aziende sanitarie e associazioni sul territorio regionale, da Piacenza a Rimini, per coinvolgere i cittadini e tenere alta l’attenzione sul tema.   

 

Eventi di valore simbolico che si rinnovano in occasione della Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, che si celebra ogni anno il 2 aprile. Giornata istituita dall’Onu nel 2007 per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico, sull’importanza di una diagnosi e di un intervento precoce, oltre che di un’assistenza adeguata per pazienti e famiglie, a partire dai bambini.   

 

La Regione Emilia-Romagna da anni è impegnata con il servizio sociale e sanitario nella presa in carico e cura delle persone con disturbo dello spettro autistico, e dal 2008 - grazie al programma integrato di assistenza (Pria) - è attiva sull’intero territorio una rete di interventi precoci e mirati contro questa sindrome.   Un modello basato sulla costante collaborazione con le associazioni dei famigliari e il mondo della scuola, che sarà ulteriormente rafforzato nel prossimo quinquennio 2022-2026, sulla base di linee programmatiche in via di definizione da parte della Giunta regionale.  

Un ulteriore salto di qualità, necessario per rispondere in modo sempre più efficace e puntuale alla crescente domanda di cure e assistenza, in parallelo con l’aumento generalizzato delle diagnosi di autismo che si va registrando anche in Emilia-Romagna negli anni più recenti.

 

“Giornate come questa, nella quale ci stringiamo idealmente a tutte le persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie, devono essere di stimolo per gli amministratori pubblici e tutti gli operatori del servizio sanitario regionale per riflettere su come migliorare le cure e l’assistenza- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La sfida, oltre alla diagnosi precoce e alla presa in carico tempestiva su cui in Emilia-Romagna abbiamo fatto grandi progressi, è aiutare nella vita di tutti i giorni le persone e le famiglie che vivono questa difficile situazione. Per comprendere meglio i bisogni e indirizzare gli interventi in modo ancor più mirato- chiude Donini- è fondamentale continuare a lavorare insieme alle associazioni dei famigliari, che non smetteremo mai di ringraziare per il ruolo fondamentale che rivestono”.

 

I casi in Emilia-Romagna

I casi di minori presi in carico in Emilia-Romagna dai Servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sono passati dai 2.790 del 2016 ai 4.740 del 2020. Considerando le classi di età, la crescita più consistente riguarda i bambini delle fasce 3-5 e 6-10 anni, a conferma del progressivo abbassamento dell’età della prima diagnosi e presa in carico.   

L’aumento dei casi di autismo è generalizzato, come attestano gli studi realizzati in varie parti del mondo, e dipende in buona parte dal perfezionamento degli strumenti diagnostici a disposizione degli specialisti, oltre che da una crescente attenzione a questa tematica da parte delle famiglie e degli altri attori istituzionali, a partire dalla scuola.

Verso il Programma regionale integrato 202-2026

Il Programma regionale integrato per l’assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico 2022-2026 su cui sta lavorando l’assessorato regionale alle Politiche per la salute prevede il coinvolgimento a pieno titolo delle associazioni dei famigliari nell’ambito di tavoli locali aperti alla partecipazione, oltre che dei professionisti delle Aziende sanitari locali, dei referenti degli Uffici scolastici provinciali e degli Enti locali.

Tra le principali novità in discussione, l’avvio di interventi abilitativi individualizzati e integrati per personale medico condotti da operatori opportunamente formati, con il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico regionale e finalizzati a diagnosi sempre più precoci. Altro obiettivo da perseguire la continuità del percorso di presa in carico dell’assistito per tutto l’arco della vita, dall’adolescenza all’età adulta.

 

Giancarlo Martelli

Azioni sul documento

ultima modifica 2022-03-31T11:32:18+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina