Ustica. Il presidente Bonaccini: “Insieme all’Associazione familiari vittime chiediamo l’ultimo pezzo di verità sugli autori e i responsabili materiali della strage, perché si faccia finalmente completa giustizia su quanto accaduto”

43 anni fa, il 27 giugno 1980, l’abbattimento del DC9 Itavia partito da Bologna e mai arrivato a Palermo: 81 le vittime. “Chiediamo al Governo di proseguire nell’applicazione della direttiva Renzi-Draghi sulla desecretazione e di rifinanziare i fondi che permettono la digitalizzazione degli atti delle stragi”
26/06/2023 14:33

Bologna - “Il dolore dei familiari non si spegne, come quello dell’intera comunità regionale e del Paese. E così la nostra volontà di chiedere l’ultimo pezzo di verità sugli autori e sui responsabili materiali della strage di Ustica. Oggi lo sappiamo e lo possiamo dire: un vero e proprio atto di guerra si consumò nei cieli italiani 43 anni fa e 81 persone morirono. Quello che manca però sono ancora i nomi di autori e responsabili. E questo non è accettabile per i parenti delle vittime, né degno di un Paese democratico”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in occasione del 43^ anniversario della strage di Ustica: il 27 giugno 1980, un DC9 Itavia decollato da Bologna con destinazione Palermo non giunse mai a destinazione, inabissandosi nelle acque di Ustica.

“Ogni elemento utile a fare piena chiarezza deve andare al suo posto- prosegue Bonaccini-, per questo, insieme all’Associazione familiari vittime, chiediamo che dopo quindici anni dalla riapertura delle indagini sugli autori materiali di uno degli episodi tra i più gravi e oscuri della nostra storia recente, venga finalmente fatta completa giustizia. Anche attraverso un necessario impegno comune sul piano diplomatico. E chiediamo al Governo di utilizzare gli strumenti utili per comporre la completa verità: proseguendo sulla desecretazione con l’applicazione della direttiva Renzi-Draghi e rifinanziando i fondi per la digitalizzazione degli atti della strage di Ustica”. 

“Lo dobbiamo alle vittime e ai lori familiari- aggiunge il presidente- a cui ci stringiamo ora come allora, ma anche alle nuove generazioni, che devono crescere sapendo che la verità, assieme al rispetto delle leggi è tra i massimi valori della convivenza civile e che la memoria è necessaria per salvare il nostro domani da antichi errori. Per questo il Museo per la Memoria di Ustica a Bologna, la sua ulteriore valorizzazione, può essere uno stimolo potente alla ricerca della verità, come polo culturale, centro di documentazione e ricerca, aperto anche al mondo della scuola”.

“Voglio infine esprimere, insieme e a nome dell’intera comunità regionale, un ringraziamento doveroso e sentito all’Associazione delle vittime e alla sua presidente, Daria Bonfietti, voce tenace nella ricerca della verità, che non si è mai arresa al silenzio, esempio con il suo impegno dell’Italia migliore”.

Cinzia Leoni

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ultima modifica 2023-06-26T13:33:00+01:00
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