Cultura. Tour in Giappone del Gruppo Ocarinistico Budriese. Dieci tappe ‘sold out’ per il gruppo che con il tradizionale strumento in terracotta porta nel mondo la cultura popolare dell’Emilia-Romagna
Bologna – Quinto tour in Giappone del Gruppo Ocarinistico Budriese. Dieci tappe in grandi teatri da almeno 500 posti già sold out prima della partenza. La formazione che stupirà ancora una volta il pubblico giapponese, con un repertorio che comprende brani di Rossini, Morricone, Hisaishi, Verdi, Piazzolla, è formata da Giulio Boccaletti, Fabio Galliani, Valentina Gnudi, Emiliano Bernagozzi, Leonardo Carbone, Gianni Grossi, Alberto Ciarrocca.
Il Gruppo Ocarinistico Budriese, nato a Budrio in provincia di Bologna nel 1864 in seguito all'invenzione dell'ocarina nel 1853 da parte di Giuseppe Donati, dagli anni ’80 ha puntato alla riscoperta di un repertorio classico e operistico e alla sperimentazione di nuove sonorità legate alla musica contemporanea. Negli anni successivi è stato testimonial della cultura musicale emiliana con concerti in Australia, Argentina, Cile e Stati Uniti e in Estremo Oriente.
L’ocarina è uno strumento a fiato di terracotta presente nella cultura popolare nel bacino della provincia di Bologna e ampiamente diffuso nel nord Italia.
“Da anni seguo con interesse la realtà dell’ocarina, strumento di cui Budrio è la capitale mondiale, così come il GOB è l’ensemble con la massima reputazione internazionale- dice l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Questo strumento, che in Italia è largamente sottovalutato, è assai diffuso in Giappone, Corea del Sud, Cina e Taiwan, sicché sarebbe un prezioso mezzo di comunicazione culturale con l’Asia, se all’ocarina dedicassimo maggiore attenzione”.
Dall’anno accademico 2022/23 al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna è attivo, unico in Italia, un corso accademico di primo livello (triennio) in “Musiche tradizionali “, dedicato proprio allo studio dell’ocarina.
Il corso si articola in tre anni ed affronta il repertorio classico e popolare legato allo strumento. All’interno del corso sono previsti incontri, masterclass, seminari sulla cultura popolare legati al territorio dell’Emilia-Romagna. Al termine del corso viene rilasciato il diploma accademico di primo livello in “Musiche tradizionali-indirizzo Ocarina”.
Dall’anno accademico 2025/2026 sarà attivo anche il biennio in “Musiche tradizionali-indirizzo Ocarina” che, al termine del percorso di due annualità, rilascerà il Diploma accademico di secondo livello.
“Il riconoscimento come materia di insegnamento nel prestigioso Conservatorio di Bologna è un deciso passo nella giusta direzione- sottolinea l’assessore Felicori-. La Regione ha sostenuto le passate edizioni del Festival internazionale che ogni due anni si tiene a Budrio e nella provincia di Bologna, e che si svolgerà nuovamente nell’aprile 2024”.
Barbara Musiani