Politiche internazionali. Big data, cambiamento climatico, calo demografico e politiche migratorie: oggi a Barcellona incontro tra diverse realtà regionali europee che affacciano sul Mediterraneo. Calvano: "Abbiamo iniziato a condividere un percorso per una strategia comune"
Bologna – Il cambiamento climatico e l’uso dei Big data per costruire modelli predittivi per ridurre, ove possibile, danni provocati da ondate di maltempo sempre più frequenti a persone e territori. E poi le politiche migratorie come parte della soluzione al calo demografico. E anche l’attrattività dei territori e le buone pratiche e progetti locali che possono essere scambiate tra diverse realtà europee.
Sono alcuni dei temi affrontati oggi durante un incontro a Barcellona tra diverse realtà regionali europee, al quale ha partecipato per l’Emilia-Romagna l’assessore regionale al Bilancio e ai Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano, che ha messo a disposizione le esperienze dell’Emilia-Romagna per il raggiungimento degli obiettivi dei territori europei che affacciano sul Mediterraneo.
Nella città della Catalogna, infatti, le Regioni hanno iniziato a condividere un percorso che porti alla creazione di una strategia territoriale europea per il Mare Mediterraneo.
“La Regione Emilia-Romagna- ha detto l’assessore Calvano- è fortemente interessata a fornire il proprio apporto perché considera la ‘strategia mediterranea’ come un’importante opportunità e strumento per le nuove e future generazioni dell’area. Strategie che sono occasione per rinnovare e dare nuova forza a iniziative nate in ambito locale o nazionale, e che potrebbero fornire un prezioso contributo all’area se declinate all’interno di una governance di bacino”.
In questo percorso la Regione Emilia-Romagna metterà a disposizione l’esperienza maturata in questi anni quale Autorità di gestione del programma transnazionale Adrion e IPA-Adrion e quale membro del board di governo della Strategia europea per l’Adriatico-Ionio-Eusair.
“L’Emilia-Romagna potrà anche mettere a disposizione le competenze sviluppate nel proprio Data Valley Hub per costruire modelli predittivi comuni per gestire le emergenze climatiche”, ha chiuso Calvano.
Gianni Boselli
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