Giustizia. Più integrata, digitale e vicina ai cittadini: rinnovato l'Accordo tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia, Corte d’Appello di Bologna e Procura Generale. Il ministro Nordio: “Perfetto esempio di leale collaborazione tra istituzioni, nell’interesse della collettività”. Il presidente Bonaccini: “Fattore di sviluppo e coesione per la democrazia”
Bologna - Un patto regionale per una giustizia, soprattutto civile, più efficiente ed efficace, più integrata e digitale, per essere più vicina alle esigenze dei cittadini: con questo intento è stato rinnovato l’accordo quadro di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia, Corte d’Appello di Bologna e Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna.
L’intesa - firmata dal Ministro della Giustizia, il Presidente della Regione, il Presidente della Corte d’Appello e il Procuratore generale - fa seguito a quella siglata nel 2019 ed è coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: modernizzare e velocizzare la giustizia, a beneficio dei cittadini e dello sviluppo dell’attività di impresa.
“Anche con questo patto regionale, delineato sui bisogni del territorio- commenta il ministro della Giustizia Carlo Nordio-, il Ministero della Giustizia si impegna ad assicurare il più possibile agli uffici giudiziari le migliori condizioni per assolvere al loro alto compito: garantire a cittadini e imprese una risposta di giustizia tempestiva ed efficace. Questo accordo quadro è un perfetto esempio di leale collaborazione tra istituzioni, nell’interesse della collettività”.
“Efficacia ed efficienza della giustizia - sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - sono fattori di sviluppo e coesione per la democrazia: per questo rinnoviamo convintamente il nostro impegno per promuovere l’attività giurisdizionale con gli altri attori istituzionali. Del resto - prosegue - la nostra Regione negli ultimi anni ha promosso molteplici iniziative in questo ambito, per favorire lo scambio di informazioni tra amministrazioni locali e uffici giudiziari o per finanziare la ricerca sulle nuove tecnologie applicata alla giurisdizione. Una giustizia sempre più digitale e moderna è un elemento di competitività per la Regione e l’intero Paese, ma soprattutto uno strumento per garantire equità a cittadini e imprese”.
L’intesa mira – tra l’altro - a favorire l’interoperabilità tra i sistemi informativi della giustizia e quelli regionali, semplificare e rendere più efficienti i flussi documentali fra gli enti locali e gli uffici giudiziari, riducendo costi e tempi. Si opererà poi per agevolare – attraverso la transizione digitale - l’accesso delle istituzioni, delle imprese e dei cittadini alla tutela dei diritti della persona.
Investire nella transizione digitale vorrà dire anche rafforzare la capacità dei sistemi informativi del territorio regionale di sostenere e reagire agli attacchi di pirateria informatica con azioni coordinate.
Sul fronte della selezione del personale, previste procedure concorsuali uniche a livello regionale o la messa a disposizione di graduatorie e albi di idonei, insieme alla ricerca di soluzioni abitative in favore del personale impiegato negli uffici giudiziari.
Il patto, infine, prevede una collaborazione per la digitalizzazione e conservazione degli atti dei processi per stragi che hanno interessato la città di Bologna, con particolare riferimento all’acquisizione del materiale audiovisivo e della residua componente cartacea riguardante i recenti processi sulla strage del 2 agosto 1980.
Carmine Caputo