Sanità. Centri assistenza urgenza, 28 i CAU aperti da Piacenza a Rimini. Dal 1^ novembre al 21 gennaio oltre 32.600 accessi, superati i 44.000 con l’attività di Ferrara, tra le prime a partire in via sperimentale. Costante la percentuale (84%) di chi viene curato all’interno della struttura, si abbassa ancora il tempo medio di attesa: 45 minuti nell’ultima settimana. Donini: “Dopo quasi 3 mesi dall’avvio, il monitoraggio dei dati conferma il buon funzionamento delle strutture. Molti medici giovani: il 60% ha meno di 35 anni”
Bologna - In quasi tre mesi di attività, dall’1^ novembre 2023 al 21 gennaio 2024, sono 32.674 gli accessi ai CAU, e superano i 44mila (esattamente 44.323) considerando anche quelli di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità.
I Centri di assistenza e urgenza dell’Emilia-Romagna aumentano, raggiungendo ad oggi il numero di 28, il monitoraggio effettuato dalla Regione prosegue (24 le strutture su cui è stata effettuata l’ultima analisi), restituendo costantemente dati positivi. Rimane stabile e sempre molto alta - 84% - la percentuale delle persone che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura, e continua a scendere il tempo medio di attesa, che nell’ultima settimana si attesta sui 45 minuti.
I motivi di accesso più frequenti (54%) sono sempre legati a problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori, segno che nella grande maggioranza dei casi le persone si rivolgono ai CAU proprio per quelle urgenze a bassa complessità per cui la Regione li ha pensati. Continua ad essere l’orario diurno quello a maggior affluenza: l’82% degli accessi avviene tra le 8 e le 20, nel 69% dei casi da parte di persone tra i 18 e i 64 anni.
Un altro dato interessante arriva dall’età media dei medici che lavorano nei CAU: il 60% ha meno di 35 anni. Complessivamente (nei 24 Centri monitorati al 21 gennaio) il personale medico ammonta a 288 unità: 123 donne e 165 uomini.
I numeri riguardano in particolare i CAU di Piacenza, Bobbio, Podenzano (PC); Parma, Fidenza, Fornovo (PR); Reggio Emilia e Correggio (RE); Castelfranco Emilia e Finale Emilia (MO); Budrio, Vergato, Navile, Casalecchio di Reno e Imola (BO); Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA); Cattolica e Santarcangelo di Romagna (RN); Mercato Saraceno e Cesenatico (FC).
“La prossima settimana saliranno a 30 i CAU aperti su tutto il territorio- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. E a quasi tre mesi dall’avvio, il monitoraggio della Regione continua a restituirci dati positivi sotto tutti gli aspetti: le strutture sono ben organizzate, funzionano e vengono utilizzate in modo appropriato. E ci sono tanti giovani medici, con meno di 35 anni, che lavorano nei CAU, un altro dato di cui siamo contenti. Diciamo grazie a loro, a tutto il personale ma anche ai cittadini, che mostrano di comprendere quando è meglio rivolgersi ai Centri di assistenza e urgenza piuttosto che al Pronto soccorso”.
In sintesi, dal 1^ novembre al 21 gennaio nei 24 CAU monitorati i numeri sono: 32.674 accessi (44.323 considerando anche i CAU di Ferrara), l’82% dei quali in orario diurno (compresi i 4 Centri del ferrarese e quelli di Imola e Correggio aperti solo di giorno); in media 19 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14) e 16 il pomeriggio (dalle 14 alle 20); variano invece da un minimo di 1 a un massimo di 33 gli accessi giornalieri in orario notturno (dalle 20 alle 8). 8 pazienti su 10 (esattamente l’84%) inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura prestata in loco; tempi di attesa che continuano a scendere: 45 minuti nell’ultima settimana di monitoraggio, con punte massime di 1 ora e 41 minuti; casistica in maggior parte (54%) ortopedica, gastro-intestinale e relativa a disturbi minori; accessi per la maggior parte (69%) effettuati da persone tra i 18 e i 64 anni.
I CAU sul territorio
A oggi sono 28 i Centri assistenza urgenza operativi sul territorio, con date di inizio attività differenti.
Provincia di Piacenza: Bobbio 1 dicembre, Piacenza 4 dicembre, Podenzano 8 gennaio
Provincia di Parma: Parma 19 dicembre, Fidenza 28 dicembre, Fornovo 15 gennaio, Langhirano 18 gennaio
Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia 19 dicembre, Correggio 27 dicembre
Provincia di Modena: Castelfranco Emilia 11 dicembre, Finale Emilia 18 dicembre
Provincia di Bologna: Budrio 1 novembre, Vergato 8 novembre, Navile-Bologna 11 dicembre, Casalecchio-Bologna 18 dicembre, Imola 21 dicembre
Provincia di Ferrara: Ferrara, Comacchio, Copparo, tutti già attivi prima del 1^ novembre, e Portomaggiore 13 novembre
Provincia di Ravenna: Cervia 18 dicembre, Ravenna 22 gennaio
Provincia di Forlì-Cesena: Mercato Saraceno e Cesenatico 15 gennaio, San Piero in Bagno e Santa Sofia 22 gennaio
Provincia di Rimini: Cattolica 18 dicembre, Santarcangelo di Romagna 15 gennaio
Lunedì 29 gennaio è prevista l’apertura di altri 2 CAU: a Novafeltria, nel riminese, e a Fanano, in provincia di Modena.
La campagna di comunicazione della Regione
Prosegue, intanto, la campagna di comunicazione, anche multimediale, che la Regione ha messo a punto per spiegare come funzionano e a quali bisogni danno risposta i CAU.
Rivolta a tutta la popolazione, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, arabo e cinese) spiega le finalità della riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza urgenza regionale, le caratteristiche della nuova rete, dove sorgono e come funzionano i CAU, per quali patologie sono indicati. Tra i materiali disponibili la sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions - domande poste frequentemente, https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza.
Elena Contini