Imprese. Industria alimentare, transizione green e automazione delle produzioni: l’azienda Pinsami di Reggio Emilia presenta alla Regione un piano di investimenti di quasi 21 milioni di euro e 67 nuove assunzioni. L’assessore Colla: "Un contributo importante allo sviluppo e alla crescita dell’intera filiera del food dell’Emilia-Romagna"
Bologna - Ridurre i consumi energetici e sostituire parte delle fasi manuali ancora utilizzate nel ciclo produttivo, soprattutto nel reparto di confezionamento, attraverso una linea altamente automatizzata. Ma anche implementare una piattaforma Mes (Manufacturing execution system) in grado di gestire le fasi della produzione attraverso istruzioni alla linea produttiva e la raccolta di informazioni relativa ai lotti produttivi capace di garantirne la tracciabilità. Con l’obiettivo di incrementare la produzione, fino a triplicarla, realizzare nuovi prodotti, ridurre le emissioni di CO2 di circa il 15-20% e aumentare l’occupazione.
Questo, in sintesi, il piano di Pinsami Srl. Controllata da Deutsche Invest Capital, un fondo finanziario tedesco, è azienda di produzione di prodotti di panetteria freschi con due stabilimenti a Reggio Emilia ed è leader internazionale nella realizzazione della ‘pinsa’, una specialità della cucina italiana composta da un impasto con un mix di farine, un’alta percentuale di acqua e una lunga lievitazione che la rende molto digeribile.
Il programma di investimenti è incluso in una proposta presentata al ministero delle Imprese e del Made in Italy per accedere alle agevolazioni previste dal bando di ‘Contratto di sviluppo’. La Regione, chiamata a esprimere un parere di merito, ha confermato la coerenza della proposta con le priorità di sviluppo regionali.
Il parere positivo di viale Aldo Moro, notificato ufficialmente oggi a Invitalia, delegata alla procedura dal Mimit, è arrivato dopo la presentazione da parte di Pinsami all’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla.
Entrambi i siti produttivi reggiani sono dotati di linee di produzione semiautomatiche. Gli investimenti di completa automazione però saranno realizzati in un solo stabilimento e ammontano complessivamente a quasi 21 milioni di euro comprendendo anche una previsione di nuove assunzioni pari a 67 persone con ricadute positive sui fornitori e sull’intera filiera food dell’Emilia-Romagna. L’investimento porterà ad un incremento della capacità produttiva di circa tre volte rispetto all’attuale, oltre all’inserimento di nuovi prodotti all’interno della gamma.
“Programmi di investimento come questo rafforzano il perimetro della nostra food Valley, in quanto non vanno solo a rafforzare l’azienda, ma l’intera filiera territoriale collegata in particolare all’acquisto di materie prime - commenta l’assessore Colla-. La tracciabilità delle produzioni è la direzione obbligata per stare sul mercato di qualità e la scelta di investire su tecnologie di automazione ed efficientamento energetico permette alle imprese dell’Emilia-Romagna, come Pinsami, di continuare a competere nel mondo, creando al contempo nuova occupazione stabile”.
“Siamo molto orgogliosi di poter far parte e sostenere il motore della crescita della nostra Regione, e non solo: per il terzo anno rientriamo, infatti, nel ranking del Financial Times che accredita la nostra realtà tra quelle con più alta crescita di fatturato addirittura in ambito europeo. – dichiara Fabio Grillo, Ceo Pinsami- Un risultato straordinario che siamo riusciti a raggiungere grazie al successo del prodotto Pinsa, in Italia e all’estero, ma non solo. Innovazione, qualità e comunicazione sono i nostri asset aziendali. Le chiavi di volta della nostra crescita.”
Per la Regione il programma di investimento presentato all’azienda reggiana è pienamente coerente con la propria programmazione, in linea con la legge regionale per la promozione degli investimenti in Emilia-Romagna, oltre che con la programmazione regionale prevista dal Patto per il Lavoro e per il Clima, con la Strategia di specializzazione intelligente S3 e i Programmi regionali per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico e per le attività produttive.
Gianni Boselli