Protezione civile. A Cesena primo bilancio positivo per la briglia sul Savio finanziata dalla Regione con 95mila euro: in tre mesi “fermati” 90 metri cubi di legname trasportati dalle piene. Priolo: “Confermata la necessità dell’intervento per la sicurezza idraulica dell’asta fluviale”
Bologna - In appena tre mesi di funzionamento (la sua costruzione è stata ultimata alla fine di novembre scorso) ha permesso di fermare 90 metri cubi di legname trasportato dalle acque del fiume. È il risultato della prima sperimentazione della briglia selettiva sul fiume Savio, realizzata a Cesena, circa 300 metri a monte della località Ca’ Bianchi.
L’opera, finanziata dalla Regione con 95mila euro, è stata progettata e curata dai dai tecnici dell’Ufficio di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Protezione civile e la Sicurezza territoriale.
“Si tratta di una briglia particolarmente innovativa, realizzata con l’obiettivo di intercettare e bloccare tronchi e rami trasportati nel corso delle piene, al fine di garantire l’efficienza idraulica del corso d’acqua- commenta Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile-. Già durante l’alluvione dello scorso maggio la briglia, ancora in costruzione, con il solo traliccio centrale ha contribuito a bloccare ingenti quantità di materiali: ora, a tre mesi dalla conclusione delle opere di costruzione, abbiamo un primo bilancio positivo che conferma l’opportunità e la necessità dell’intervento ai fini della sicurezza idraulica dell’asta fluviale”.
Come è fatta e come funziona
Alta circa 4 metri e mezzo e larga 30 metri, la briglia è formata da un traliccio centrale in acciaio, fissato sul letto del fiume con sei micropali, e da due travi posizionate sulle sponde, ancorate al terreno. È inoltre dotata di quattro funi in acciaio ad altissima resistenza, con un carico di rottura superiore a 40 tonnellate. La fune più bassa è posizionata sul fondo, a un’altezza tra un metro e mezzo e un metro e ottanta, la più alta può superare i quattro metri. Quando la legna trasportata dall’acqua finisce sulla struttura, viene intercettata dal traliccio e dalle funi disposte in modo da ridurre l’impatto. Il materiale bloccato viene quindi rimosso con mezzi dotati di pinze che accedono all’area della briglia da una pista lastricata.
Red
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