Agricoltura. Qualità, innovazione, sostenibilità: le filiere ortofrutticole della Regione protagoniste a Macfrut 2025, che apre domani a Rimini. All’inaugurazione il presidente, Michele de Pascale, e l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi: “Sostegno alle imprese, transizione ecologica, tecnologia e cooperazione internazionale: sono queste le direttrici di sviluppo del modello emiliano-romagnolo”

Anche quest’anno l’Emilia-Romagna è presente alla manifestazione con un proprio stand in collaborazione con i Consorzi di tutela. Tante le iniziative previste, a partire dal Simposio internazionale sulla patata, organizzato in collaborazione con la Regione, al quale partecipano esperti provenienti da Francia, Svizzera, Austria, Belgio, Spagna, Egitto, Namibia e Italia
05/05/2025 12:39

Bologna – Qualità, sostenibilità e innovazione. Il settore ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna si presenta a Macfrut 2025 da protagonista, con le proprie imprese e i consorzi, le produzioni Dop e Igp, e una filiera d’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo.

Con un proprio stand istituzionale (Padiglione D5-071), realizzato in collaborazione con i Consorzi di tutela, anche la Regione è presente accanto alle aziende per valorizzare i propri prodotti, promuovere il confronto tecnico e rafforzare le relazioni internazionali. Uno spazio espositivo che è anche una piattaforma di dialogo tra imprese e istituzioni, e che punta soprattutto ricerca e formazione, con un programma articolato di incontri tecnici, attività formative, momenti di confronto internazionale e degustazioni dei prodotti Dop e Igp dell’ortofrutta emiliano-romagnola. A partire dal Simposio internazionale sulla Patata, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione regionale e l’assessorato all’Agricoltura, con il coinvolgimento di esperti da Francia, Svizzera, Austria, Belgio, Spagna, Egitto, Namibia e Italia. 

Al taglio del nastro della 42esima edizione di Macfrut, in Fiera a Rimini, e contestualmente anche dello stand della Regone domani saranno presenti il presidente, Michele de Pascale, e dell’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi.

“Macfrut rappresenta una fiera di grandissimo valore per tutta l’Emilia-Romagna e la filiera frutticola, distintiva di questo territorio. Un modello economico e produttivo che tiene insieme competitività, sostenibilità ambientale, cooperazione tra i territori e valorizzazione di tutto il comparto– sottolineano de Pascale e Mammi–. L’Emilia-Romagna guarda al futuro rafforzando il legame tra impresa, ricerca e formazione, investendo risorse europee in modo strategico, in stretta sinergia con il mondo della produzione. Le difficoltà che colpiscono oggi questo comparto, dal cambiamento climatico all’instabilità dei mercati, all’incertezza legata a una possibile introduzione dei dazi americani, impongono scelte pubbliche nette e capaci di accompagnare la transizione ecologica e digitale. Un impegno che è innanzitutto politico- proseguono presidente e assessore-: continuare a difendere il ruolo dell’agricoltura come bene comune e fattore di coesione sociale e territoriale, sostenendo il lavoro di migliaia di imprese che presidiano e custodiscono il nostro territorio ogni giorno. A Macfrut portiamo anche un messaggio chiaro- concludono-: il futuro agricolo europeo ha bisogno di regole e risorse concrete che riconoscano il valore reale del lavoro agricolo e delle produzioni di qualità. Grazie agli organizzatori di Macfrut per la loro competenza e per saper sempre innovare la fiera, di anno in anno”.

Il settore ortofrutticolo e pataticolo dell’Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna si conferma una delle regioni leader a livello nazionale nel comparto ortofrutticolo e pataticolo. Numerose sono le iniziative e le politiche messe in campo dalla Regione a sostegno del settore, sia per promuovere l’innovazione e la sostenibilità, sia per far fronte alle principali sfide del presente, a partire dal cambiamento climatico. Oltre 108 milioni di euro sono destinati nel 2025 al rafforzamento delle filiere ortofrutticola e della patata in Emilia-Romagna, grazie ai fondi del Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia) di sostegno agli interventi settoriali degli ortofrutticoli e delle patate previsti dal programma strategico della Politica agricola comune.  Gli aiuti sono destinati alle Organizzazioni dei produttori e le Associazioni di Organizzazioni dei produttori dei settori degli ortofrutticoli e delle patate riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna per le spese approvate negli 11 Programmi operativi presentati.

Il settore ortofrutticolo beneficia della quota maggiore dei fondi con 105,9 milioni di euro a sostegno di otto programmi operativi presentati da sette Aop (che includono 38 Organizzazioni di diverse Regioni) e un’Organizzazione singola. La spesa complessiva prevista è di 199,4 milioni di euro e copre una vasta gamma di interventi, dall’acquisto di attrezzature innovativeimpianti di irrigazione e antigrandine, al rinnovo degli impianti frutticoli e l’adozione di tecniche di produzione integrata a basso impatto ambientale.

Anche il comparto pataticolo beneficia di fondi importanti: 2,3 milioni di euro per tre programmi operativi approvati, che coinvolgono 257 produttori agricoli, principalmente localizzati in Emilia-Romagna, e prevedono una spesa complessiva di 3,8 milioni di euro. Più della metà dei fondi è destinata ad azioni di miglioramento della commercializzazione e alla promozione dei prodotti, oltre a finanziare aspetti come l’applicazione della produzione integrata e altre tecniche a basso impatto ambientale e l’acquisto di macchinari per la raccolta.

La Regione Emilia-Romagna a Macfrut 2025: formazione, internazionalizzazione e valorizzazione dei prodotti Dop e Igp

Lo stand della Regione è realizzato in collaborazione con i Consorzi di Tutela dei prodotti ortofrutticoli Dop e Igp (Aglio di Voghiera Dop, Anguria reggiana Igp, Asparago verde di Altedo Igp, Ciliegia di Vignola Igp, Marrone di Castel del Rio Igp, Patata di Bologna Dop, Pera dell’Emilia-Romagna Igp, Pesca e nettarina di Romagna Igp, Scalogno di Romagna Igp). Lo spazio regionale ospiterà incontri, attività formative e degustazioni dedicate all’eccellenza agroalimentare del territorio.

Quest’anno, con la partecipazione di numerosi studenti delle scuole agrarie regionali, lo stand sarà anche luogo di confronto e coinvolgimento per i più giovani. In particolare, è prevista la presentazione di un progetto del Gruppo operativo per l’innovazione (Goi), selezionato dagli stessi studenti tra quelli ritenuti più vicini ai loro interessi e competenze. La prima giornata vedrà inoltre la presenza di due delegazioni internazionali, provenienti da Mongolia e Cuba. Nel pomeriggio si terrà un incontro tecnico sul confronto tra i programmi operativi e il sistema Akis, con un focus su ricerca e innovazione in ambito agricolo.

Al termine di ogni appuntamento, i partecipanti potranno prendere parte a una degustazione di prodotti ortofrutticoli Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, a cura della scuola alberghiera e di ristorazione Bartolomeo Scappi di Castel San Pietro Terme (BO), in collaborazione con i Consorzi di Tutela.

Simposio internazionale sulla patata: esperti da tutto il mondo a confronto a Macfrut 2025

Organizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, il Simposio internazionale sulla patata rappresenta uno degli appuntamenti di rilievo a Macfrut 2025, richiamando alla Fiera di Rimini studiosi ed esperti provenienti da Francia, Svizzera, Austria, Belgio, Spagna, Egitto, Namibia e Italia. Al centro del dibattito, la patata: terza coltura alimentare per diffusione nel mondo.

Il programma dell’evento, articolato su tre giornate (da domani all’8 maggio), prevede sessioni tecniche e scientifiche dedicate ai diversi aspetti del comparto pataticolo: dal mercato alla ricerca, dalle problematiche agronomiche alle prospettive di sviluppo, con ingresso gratuito per tutti i partecipanti.

Ad aprire i lavori, nella mattinata domani, sarà l’assessore Mammi. Durante la giornata inaugurale, istituzioni e associazioni europee si confronteranno su temi di grande attualità, tra cui l’andamento del mercato del fresco e della trasformazione industriale, oltre a una panoramica sulle principali sfide fitosanitarie del settore. La seconda giornata, mercoledì 7 maggio, sarà dedicata ai temi legati alla commercializzazione e all’innovazione, mentre giovedì 8 maggio il Simposio si chiuderà con una riflessione sulla pataticoltura italiana e sulle sue sfide in termini di sostenibilità ambientale, economica e innovazione. Attualmente, l’Unione Europea ha riconosciuto sei denominazioni di qualità per la patata italiana: Patata dell’Alto Viterbese IGP, Patata della Sila IGP, Patata del Fucino IGP, Patata di Bologna DOP, Patata di Galatina DOP e Patata Rossa di Colfiorito IGP.

Annalisa Dall’Oca

 

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ultima modifica 2025-05-05T12:39:43+02:00
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