Cultura. Pace e dialogo tra i popoli: la Regione sostiene con un bando i progetti di Enti locali, Università e Organizzazioni della società civile. Allegni: “Oggi più che mai le istituzioni devono contribuire a diffondere una cultura di pace fondata sul rispetto dell’altro per costruire comunità più aperte e inclusive”
Bologna – Società inclusive, nelle quali sia diffusa e praticata la cultura dei diritti umani e della pace. E dove le cittadine e i cittadini abbiano chiari diritti e doveri della cosiddetta cittadinanza globale, sviluppando il dialogo interreligioso e l’accoglienza interculturale anche attraverso il ruolo delle comunità dei migranti e dei rifugiati.
Sono gli obiettivi del nuovo bando, approvato dalla Giunta regionale guidata dal presidente Michele de Pascale, finanziato con 220mila euro per sostenere i progetti di Enti locali (Comuni, Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna, Province e Città metropolitana), università e organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro (organizzazioni non governative, organizzazioni di utilità sociale, volontariato, promozione sociale, enti del terzo settore non commerciali, cooperative sociali e fondazioni) con sede legale o operativa in Emilia-Romagna.
“Oggi più che mai, non solo guardando ovviamente le immagini dei conflitti internazionali in corso, ma anche i tanti singoli episodi di intolleranza veicolati dai social e che accadono nelle nostre città, riteniamo un dovere per le istituzioni contribuire a diffondere sempre più una cultura della pace e del dialogo fondati sul rispetto dell’altro- sottolinea l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. Conoscere e conoscersi, confrontarsi senza pregiudizi, vuol dire vivere in comunità più aperte e inclusive, aumentando così il benessere di tutte e tutti. Questo bando, che apre a un mese dall’Ottantesimo Anniversario della Liberazione- conclude l’assessora-, vuole essere anche un segnale per ricordare e fare memoria del sacrificio di tante ragazze e ragazzi di allora che si batterono proprio per farci vivere in un mondo dove ognuno, con la propria identità e cultura, potesse esprimersi e trovare casa”.
Il bando
Saranno ammesse a finanziamento le iniziative culturali, educative, informative, didattiche e di ricerca in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Particolare attenzione sarà riservata alle iniziative che coinvolgano i giovani fin dalla fase di progettazione e che favoriscano la riduzione dei divari territoriali con interventi nelle aree interne e montane del territorio regionale.
I progetti si dovranno concludere entro il 31 dicembre 2025 e potranno contare su un contributo fino al 70% delle spese ritenute ammissibili, da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro.
Le proposte dovranno essere inviate online dalle ore 12 di lunedì 31 marzo fino alle ore 15 di mercoledì 23 aprile 2025 tramite la piattaforma Siber.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la delibera pubblicata qui .
Barbara Musiani