Infanzia e welfare. Dal ‘Reggio Emilia Approach’, modello educativo di fama mondiale, alle esperienze innovative di inclusione: prosegue a Reggio Emilia il tour dell’assessora Conti sul territorio. “Qui esempi preziosi di rigenerazione urbana e di integrazione sociale per non lasciare indietro nessuno"

Quarta tappa di un’intera giornata dopo quelle di Piacenza, Cesena e Ferrara. Al centro della visita l’asilo nido ‘Panda’, la scuola dell'Infanzia ‘La Villetta’, il laboratorio di cultura sociale ‘La Polveriera’ e la Rems Residenza per il recupero di pazienti psichiatrici autori di reati. Confronto conclusivo con i presidenti e i direttori di Distretto
21/03/2025 19:17

Bologna - L’educazione come diritto di tutti e l’integrazione come modello di partecipazione attiva dei cittadini, per strappare la fragilità a una sorte grigia e farne un punto luminoso per l’intera comunità”.

L'assessora regionale a Scuola e Welfare, Isabella Conti, sottolinea così il valore delle realtà educative e sociali di Reggio-Emilia visitate nell’ambito del suo tour sul territorio che, dopo Piacenza, Cesena e Ferrara, ha fatto tappa oggi nella città del Tricolore.

Insieme alle assessore comunali Annalisa Rabitti e Marwa Mahmoud ha visitato due realtà esempio di integrazione e innovazione: il laboratorio sociale e produttivo ‘La Polveriera’ e la ‘Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza’. In mattinata sosta anche all'asilo nido ‘Panda’ e alla scuola dell'infanzia 'La Villetta', che fanno parte della rete del ‘Reggio Emilia Approach’, un vero e proprio marchio educativo riconosciuto a livello internazionale.  La giornata reggiana si è conclusa in Comune con l’incontro con i presidenti e i direttori di Distretto, dedicato alle linee di mandato della Regione sulle politiche educative e sociali.

“Reggio Emilia- afferma Conti- è una città che ha dato un nome a un progetto educativo diventato punto di riferimento nel mondo, che si sviluppa e si rinnova quotidianamente nelle scuole e nei nidi d’infanzia, come ho avuto modo di toccare con mano nella visita di oggi. Credo non sia un caso che proprio qui siano nati due modelli di integrazione forti come la Residenza per il recupero di malati psichiatrici autori di reato e ‘La Polveriera’ un vero villaggio di innovazione sociale, simbolo di una città che non solo non dimentica le persone fragili ma le mette al centro del suo progetto rigenerativo e ne fa punto di forza di una politica di innovazione. Esempi concreti che ci dimostrano come educazione e inclusività possano generare bellezza pubblica”.

Le realtà visitate

‘La Polveriera’ si caratterizza, già dal primo impatto, come un luogo di grande bellezza, etica ed estetica. Qui, dal 2017, si è realizzato un grande progetto di rigenerazione urbana. Un ex deposito di armi è stato sottratto al degrado e trasformato in un laboratorio di innovazione sociale che ospita al suo interno spazi e servizi per i cittadini: un centro diurno, un centro residenziale e un centro socio-occupazionale per persone con disabilità, realizzazione e vendita di oggetti design, attraverso l’incontro tra creativi, imprenditori e persone fragili,  agenzie per il lavoro, servizi rivolti a persone richiedenti asilo e migranti, laboratori, un bar-ristorante, uffici e tanto altro ancora. Un luogo vivo e inclusivo, che dialoga con la città e accoglie oggi oltre mille utenti fragili, insieme a tante persone comuni.

La Rems, Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, inaugurata nel 2021, dopo aver accolto per due anni i pazienti Covid è ora tornata alla funzione originaria di accoglienza di soggetti psichiatrici autori di reati ma giudicati non imputabili per riconosciuta infermità mentale, con l’obiettivo della piena inclusione sociale. Sono strutture a esclusiva competenza sanitaria, e rappresentano il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. La struttura ha 30 posti ed è stata studiata per garantire, oltre ad elevati livelli di sicurezza, un ambiente gradevole anche esteticamente.

L’asilo nido ‘Panda’ e la scuola d’infanzia ‘La Villetta’ sono due strutture comunali che accolgono rispettivamente 70 bambini e bambine dai 3 ai 36 mesi e 78 bambini e bambine da 3 a 5 anni, e sono parte integrante del cosiddetto Reggio Emilia Approch. L'esperienza educativa reggiana è da tempo punto di riferimento internazionale e ha sviluppato negli anni, attraverso Reggio Children, dialoghi e scambi con più di 130 paesi e territori nel mondo.

“Il nostro territorio è disseminato di realtà innovative in piena integrazione con il tessuto sociale- aggiunge Conti- che ci dimostrano come le reti di solidarietà esistenti sono capaci di moltiplicare il valore sociale dei nostri investimenti. Per questo, nel nuovo bilancio regionale che andrà in approvazione a fine marzo, abbiamo stanziato risorse senza precedenti su scuola, infanzia e welfare, con un aumento di oltre il 26% delle risorse destinate a nidi, centri per le famiglie, centri estivi e studenti con disabilità. Vogliamo con questi investimenti stimolare ‘il Pil’ delle città, migliorare sempre più la qualità dei servizi e l’efficacia della nostra risposta alle esigenze della comunità. Creare luoghi ed esperienze, come quelle visitate oggi, che siano terreno di incontro e innovazione, perché la partecipazione genera e alimenta sentimenti e cultura di solidarietà, responsabilità e inclusione e produce un cambiamento positivo. Questa è la vera scommessa di benessere per il nostro futuro”.

Rita Costi

In allegato: scheda di approfondimento sulle realtà visitate e alcune foto della giornata

 

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ultima modifica 2025-03-21T19:17:04+01:00
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