Montagna. Appennino Reggiano e Parmense, 23 milioni di euro per promuovere il turismo sostenibile, supportare lo sviluppo delle produzioni agroalimentari, valorizzare i prodotti locali e potenziare la dotazione di impianti sportivi polifunzionali. L’assessore Baruffi incontra i sindaci del territorio: “Dalla Regione massimo impegno per sostenere imprenditori e investitori, per contribuire allo sviluppo e contrastare lo spopolamento. Investiamo 100 milioni di euro a livello regionale grazie alle Stami”
Bologna – Promozione del turismo sostenibile, ampliamento dell’offerta di infrastrutture sportive e ricettive come piscine, campi sportivi e ostelli completamente accessibili, supporto alle filiere del cibo e dei progetti di green economy, lavorando al contempo per contrastare spopolamento e dispersione scolastica. Queste le direttrici principali dei 19 progetti previsti per l’Appennino Reggiano e per quello Parmense grazie alle Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (Stami), con un investimento complessivo di quasi 23 milioni di euro.
Il dettaglio delle azioni previste è stato al centro dei due incontri che si sono svolti oggi a Castelnovo ne’ Monti (Re) e Langhirano (Pr), tra l’assessore regionale alla Montagna e aree interne, Davide Baruffi, e i sindaci dei 19 Comuni compresi nelle due Stami locali:Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Villa Minozzo, Baiso e Canossa nel Reggiano; Berceto, Calestano, Corniglio, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano e Tizzano Val Parma nel Parmense.
Due incontri che seguono quelli di Civitella di Romagna (FC) e Marzabotto (Bo), dove l’assessore nei giorni scorsi ha incontrato su questi stessi temi gli amministratori locali, e a cui ne seguiranno altri sui territori interessati dalle strategie Stami.
“Questi territori di montagna vanno supportati puntando alla valorizzazione delle loro vocazioni, continuando ad assicurare le condizioni per uno sviluppo sostenibile, l’insediamento di nuove attività imprenditoriali e contrastando lo spopolamento e la dispersione scolastica- afferma Baruffi-. In queste aree, oltre alla prevenzione del dissesto e alla cura del territorio, è centrale l’attenzione alle filiere della tradizione alimentare del Parmigiano-Reggiano, perno intorno a cui si sviluppano altre azioni di investimento su capitale umano, turismo, servizi per il territorio e sostenibilità. Arriveranno quasi 23 milioni di investimento, che rientrano nel finanziamento complessivo di oltre 100 milioni di euro destinati dalla Giunta regionale alle strategie Stami, proprio per contribuire in maniera strutturale all’economia di queste zone. Con la programmazione dei fondi europei abbiamo compiuto una scelta molto precisa: investire sulla montagna e le aree interne perché servizi e infrastrutture siano garantiti”.
Stami Reggio
La Stami dell’Appennino reggiano, in continuità con le azioni già realizzate con la strategia delle aree interne “La Montagna del latte”, mira alla valorizzazione del capitale umano e dei talenti potenziando la formazione degli istituti del capoluogo e creando sinergie con il tessuto imprenditoriale.
La strategia, finanziata con 10,5 milioni di euro, si articola in 4 obiettivi: investire sui talenti, costruire comunità, generare un territorio accogliente, promuovere la sostenibilità come leva dello sviluppo.
L’attenzione al capitale umano è fondamentale per lo sviluppo e per proiettare il territorio montano nell’economia della conoscenza. L’attrattività, infatti, è una condizione essenziale per gli obiettivi di equilibrio demografico e si basa sulla buona reputazione delle scuole, sulla pluralità di indirizzi formativi offerti e su un buon rapporto delle scuole con il mondo del lavoro.
I progetti mirano alla qualificazione e gestione integrata di diversi spazi nei diversi centri urbani per tendere alla costruzione di una piccola “città degli studi”, coinvolgendo scuole, istituzioni culturali, luoghi di aggregazione e socializzazione, eventi di animazione ed espressività giovanile supportati dall’innovazione e dalle pratiche digitali (progetti di Hub diffuso dell’innovazione territoriale: animazione e gestione partecipata, aree laboratoriali, spazi giovani, aggregativi e centri culturali).
La strategia conferma lo sviluppo del dell’attrattività turistica e delle filiere del cibo, che trova nel Parmigiano Reggiano la sua produzione più distintiva, e valorizza la sostenibilità in tutti i settori, assieme al rafforzamento e alla innovazione dei servizi di cittadinanza e promozione dello sviluppo locale, anche per dare continuità agli investimenti promossi e realizzati con la strategia dell’area interna.
Grazie all’esperienza maturata nella precedente programmazione, dove l’Appennino reggiano rientrava tra i progetti pilota su scala nazionale, la Strategia è stata ora individuata tra le prime Green Community finanziate dal Pnrr con 2 milioni di euro.
Nello specifico, le risorse Stami permetteranno di attuare 9 cantieri per la riqualificazione di edifici e spazi pubblici, 1 progetto in ambito digitalizzazione, 1 nel settore infrastrutture sociali e 1 nei servizi sociali.
Stami Parma
Precedentemente esclusa dalle aree interne, la montagna parmense è finalmente entrata nella Strategia nazionale aree interne (Snai) ed è stata finanziata con oltre 12 milioni di euro tra le nuove ammesse sul Piano nazionale, grazie alla revisione fortemente voluta dalla Regione Emilia-Romagna.
La Stami dell’Appennino Parmense mira a costruire nuove condizioni di attrattività turistica facendo leva sull’ampliamento dell’offerta di infrastrutture sportive e ricettive (piscina, campi sportivi, ostello, sport-avventura, etc), anche per persone con disabilità (Cittadella paralimpica); sulla fruibilità del patrimonio ambientale con la creazione e valorizzazione di reti escursionistiche (sentieri e piste ciclabili) e sulla capacità di attrarre talenti e valorizzare le nuove generazioni.
Oltre al turismo sostenibile, al centro della visione economica del territorio ci sono il tema della transizione energetica e della biodiversità (con diversi interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici), la valorizzazione delle filiere del Prosciutto di Parma e del Parmigiano reggiano e il tema delle filiere forestali per la valorizzazione del materiale legnoso.
Sul versante dei servizi, la Strategia intende agire su scuola e sanità. Si punta a rafforzare il presidio territoriale esercitato dalle piccole scuole di montagna, ampliando l’offerta di istruzione e incentivando la permanenza degli insegnanti in queste sedi più disagiate. Nel campo sociosanitario, si intende rafforzare la medicina territoriale con l’introduzione di infermieri di famiglia e comunità, la creazione posti letto di sollievo per soggetti bisognosi, l’integrazione del personale medico nella Casa della salute di Lagrimone, il sostegno alle pubbliche assistenze anche per favorire un ricambio generazionale.
Nello specifico, le risorse Stami permetteranno di attuare 6 progetti nel campo del potenziamento dei servizi sociali; 5 cantieri per sugli impianti sportivi; 3 nel campo turistico; 2 sulla riqualificazione di spazi pubblici; 1 intervento di efficientamento energetico; 1 progetto relativo ad infrastrutture sociali e 1 di assistenza tecnica.
Stefano Aurighi
In allegato:
- Foto dei due incontri a Castelnovo ne’ Monti e Langhirano
- Schede sulle strategie Stami nei due territori