Ricerca. Arriva sotto le Due Torri il quartier generale dell'osservatorio per l'astronomia dei raggi gamma più grande e potente al mondo: gettate le basi per una collaborazione tra Regione, CTAO e Università di Bologna. Il vicepresidente Colla: “Un’opportunità strategica e innovativa, così possono crescere anche le filiere industriali emiliano-romagnole della componentistica”

Nella base emiliano-romagnola dell’Istituto nazionale di Astrofisica in futuro lavoreranno circa 100 persone. La Commissione Ue a gennaio di quest’anno ha istituito l’osservatorio come Consorzio Europeo di Infrastrutture di Ricerca (ERIC), con la collaborazione internazionale di 11 nazioni e dell'Osservatorio Europeo Australe. L'iniziativa grazie anche la sinergia con il Ministero dell'Università e della ricerca (Mur)
22/02/2025 11:45

Bologna - “La presenza a Bologna dell’osservatorio CTAO rafforza il ruolo dell’Emilia-Romagna come polo di eccellenza scientifica e tecnologica a livello internazionale. Così si potrà favorire anche la crescita delle competenze locali e la collaborazione con università e altri istituti di ricerca”.

Questo il commento del vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, che ha incontrato a Bologna il direttore generale del Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO), Stuart McMuldroch, e il prorettore dell'Università di Bologna delegato alla ricerca, Stefano Fanti.

Il CTAO, istituito dalla Commissione Ue a gennaio 2025 come European Research Infrastructure Consortium (ERIC), avrà il quartier generale a Bologna e nello specifico presso l’Istituto nazionale di Astrofisica, consolidando la collaborazione internazionale con 11 nazioni e l'Osservatorio Europeo Australe (ESO): sarà un riferimento per la distribuzione globale dei dati, accelerandone significativamente il progresso verso nuove scoperte scientifiche. Questo grazie anche alla sinergia con il Ministero dell'Università e della ricerca (Mur).

In futuro circa 100 persone lavoreranno nella sede di Bologna che diventerà il cuore dell’organizzazione, punto decisionale e snodo per le relazioni internazionali, l’amministrazione e le progettazioni ingegneristiche.

“Questo progetto- aggiunge il vicepresidente Colla - offre importanti opportunità per la Regione Emilia-Romagna, l'Università di Bologna e il sistema di innovazione e ricerca regionale, promuovendo progetti in astronomia, fisica delle alte energie, sviluppo software e big data. Inoltre, un progetto internazionale di questa scala con partner globali potrà coinvolgere start-up e aziende innovative, in grado di produrre la componentistica e i software per la realizzazione di infrastrutture di ricerca. L’infrastruttura di ricerca appresenta un importante opportunità di relazioni internazionali e di rapporti con Bruxelles per la Regione e le Università presenti”.

Durante l’incontro in viale Aldo Moro, sono state presentate alla Regione le attività del CTAO e valutate le opportunità di collaborazione per centri di ricerca e imprese emiliano-romagnole. Inoltre, sono state discusse le potenziali sinergie tra la Regione Emilia-Romagna, il CTAO e l'Università di Bologna, ponendo particolare attenzione allo sviluppo di progetti di ricerca avanzata e innovazione tecnologica nelle filiere industriali regionali, con la conseguente collaborazione con imprese emiliano-romagnole.

Il CTAO, tramite un sistema di telescopi in progressiva realizzazione, studia fenomeni di altissima energia nell'universo, come i raggi cosmici, i fenomeni esplosivi e la materia oscura.

Gianni Boselli

In allegato: immagini dell’incontro

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ultima modifica 2025-02-22T14:25:29+01:00
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