Ricostruzione post alluvione. Presentati in un’assemblea pubblica gli interventi di messa in sicurezza dei bacini del Lamone e del Marzeno a Faenza (RA). Sul portale regionale ‘Territorio sicuro’ è disponibile la bozza del progetto ed è possibile inviare osservazioni entro il 25 luglio. De Pascale-Rontini: “Utilizziamo questa modalità partecipata per coinvolgere tutti gli attori interessati, in un processo che sia il più possibile inclusivo, trasparente e collaborativo”

Sono previste opere di mitigazione alla confluenza dei due corsi d’acqua, nuovi argini a protezione dell'abitato e il mantenimento e recupero di aree di espansione a monte della città per ottimizzare la capacità di laminazione
26/06/2025 11:51

Bologna - Un’assemblea pubblica per illustrare il progetto relativo agli interventi di mitigazione del rischio idraulico dei bacini del Lamone e del Marzeno, a protezione della città di Faenza e del territorio circostante. Una modalità innovativa di confronto e di ascolto, che si è tenuta ieri sera all’Arena Borghesi, di fronte a circa 400 persone.

Hanno partecipato all’incontro il presidente della Regione, Michele de Pascale, e la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Presenti Massimo Isola, sindaco di Faenza, Armando Brath, docente del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna, e Andrea Colombo, funzionario dell’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po.

A tutti i partecipanti è stato distribuito un volantino con un qr code che rimanda alla pagina https://regioneer.it/progetto-lamone-marzeno sul sito della Regione ‘Territorio sicuro’, dalla quale è possibile scaricare la bozza di progetto. Nella stessa pagina è presente un form, aperto a tutti, attraverso cui si possono inviare osservazioni, consigli e domande fino al 25 luglio.

“Utilizziamo questa modalità partecipata perché crediamo che progetti di questa importanza debbano da un lato essere condivisi il più possibile, dall’altro per garantire la massima trasparenza- hanno sottolineato de Pascale e Rontini-. Si tratta di interventi fondamentali per la messa in sicurezza della città, molto attesi da una comunità che due anni fa ha sofferto moltissimo e da allora vive con il timore che il dramma del 2023 possa ripetersi. Dunque- concludono il presidente e la sottosegretaria-, abbiamo scelto un percorso che sia il più aperto, inclusivo e collaborativo possibile, in grado di raccogliere osservazioni e critiche dai diretti interessati e che vorremmo replicare anche in futuro”.

Sulla base al progetto sono previsti interventi di sistemazione del nodo idraulico alla confluenza del fiume Lamone e del torrente Marzeno a Faenza, oltre al mantenimento e recupero di aree di espansione a monte della città per ottimizzare la capacità di laminazione del sistema dei corsi d’acqua. Inoltre, verranno realizzati nuovi argini a protezione dell’abitato e l’adeguamento del tratto arginato a valle di Faenza attraverso interventi di consolidamento, oltre alla riprofilatura della sezione del fiume, con abbassamento dei piani golenali e un piano di tracimazione controllata lungo il tratto arginato di seconda categoria.

Chiara Vergano

In allegato: il volantino distribuito ieri e le immagini dell’assemblea pubblica

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ultima modifica 2025-06-26T11:51:15+02:00
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