Riqualificazione urbana. Nell’area dell’ex Centrale avicola romagnola di Forlì sorgeranno un palasport, giardini, abitazioni a basso impatto ambientale e negozi di vicinato. Via libera dalla Regione al progetto Commercianti Indipendenti Associati Scarl (Cia-Conad) per riqualificare la zona. Baruffi: “Per la Regione un’importante operazione patrimoniale, per la città un intervento di rigenerazione urbana”
Bologna – Fino a mezzo secolo fa era un’area produttiva-commerciale leader in Romagna per la lavorazione e la distribuzione di uova e prodotti a base di pollame. Il tutto racchiuso in cinque edifici principali quali il macello, l’ex incubatoio, le celle frigorifere, gli uffici e la casa del custode.
Oggi l’ex Centrale avicola romagnola di Forlì, un gigante di cemento abbandonato da una ventina d’anni di circa 28 mila quadrati, tornerà a una seconda vita.
Il monumentale centro di lavorazione, di proprietà della Regione Emilia-Romagna, sarà oggetto di un importante intervento di rigenerazione urbana che lascerà il posto a un palasport con oltre 300 posti a sedere, parcheggi pubblici e ampi spazi verdi, un fabbricato abitativo a basso impatto ambientale, nuovi impianti di illuminazione a ridotto consumo energetico, giardini, una struttura di vendita alimentare che sostituirà il supermercato già presente nell’area, più ulteriori negozi di vicinato.
Tutto ciò dopo che Regione e Comune di Forlì hanno concluso la fase istruttoria per raccogliere manifestazioni di interesse per la riqualificazione e valorizzazione del complesso immobiliare di proprietà di viale Aldo Moro.
Via libera finale, in Giunta regionale, alla proposta vincitrice, quella presentata da Commercianti Indipendenti Associati Scarl (Cia-Conad), ritenuta, tra le tre pervenute nei termini previsti dal bando pubblicato dal 5 settembre al 4 dicembre 2024, come quella che riveste il maggior interesse pubblico, la migliore in termini di perseguimento dell’interesse pubblico e mix più idoneo dal punto di vista socioeconomico e ambientale.
La proposta, per quanto riguarda l’aspetto economico, prevede un prezzo offerto alla Regione per l’acquisto dell’area pari a 2,1 milioni di euro: l’alienazione avverrà a conclusione dell'accordo di programma per la trasformazione urbanistica dell'area.
"La riqualificazione di questo complesso immobiliare rappresenta un’azione concreta di valorizzazione patrimoniale per la Regione e un'importante opportunità per la città di Forlì, che così supera un oggettivo stato di degrado urbano in quella zona. Un progetto-commenta l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi- che potenzialmente contribuirà a migliorare la qualità della vita dei cittadini del quartiere interessato, portando anche benefici concreti all’intera comunità forlivese. Così sarà riqualificata un’area che oggi si presenta totalmente cementificata e, attraverso un percorso di rigenerazione urbana che prevede anche la demolizione dei fabbricati esistenti, vedrà realizzare opere e progetti innovativi per migliorarne la ricettività, la sostenibilità e la fruizione dell’intero sito”.
Ora la proposta presentata dal promotore Cia-Conad verrà posta alla base di una successiva selezione pubblica, con la quale sarà individuato il soggetto privato che parteciperà all’Accordo di programma.
Gianni Boselli