Sanità e sport. Il “Tennis in corsia” per la salute dei piccoli pazienti: entro giugno al via nell’Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Modena il progetto apripista in Italia, nato e realizzato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena con lo Sporting Club Sassuolo. Ieri pomeriggio in Regione la presentazione al presidente Michele de Pascale: “Un’idea bellissima di cui essere orgogliosi, che ci auguriamo possa fare da modello per tante altre realtà pubbliche della nostra regione e del Paese”
Bologna - Una mini racchetta, una pallina super leggera, un campetto ridotto nelle dimensioni, ma grandissimo per l’utilità e l’importanza, non solo simbolica, che riveste.
Al settimo piano del Policlinico di Modena i piccoli pazienti dell’Oncoematologia pediatrica potranno imparare a giocare a tennis con istruttori federali associati allo Sporting Club Sassuolo, ideatore e protagonista, con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, del progetto “Tennis in corsia”: sessioni di lezioni mensili, con durata variabile a seconda del numero dei partecipanti, al termine delle quali verrà rilasciato un “regalo tennistico” e un attestato ad ogni bambino.
Una novità assoluta a livello nazionale, che ieri pomeriggio è stata presentata, in Regione a Bologna, al presidente Michele de Pascale, e che guarda anche oltre i confini della città e dell’Emilia-Romagna: uno degli obiettivi dell’esperienza di Modena, che sarà avviata entro il mese di giugno, è capire, di concerto con la Federazione Italiana Tennis e Padel che sta sostenendo fortemente l’iniziativa, se il format potrà essere esportato in altre strutture ospedaliere del Paese. Nel frattempo, il progetto è stato portato a Roma sul palco degli Internazionali BNL d’Italia, dove ha toccato il cuore di tutti i presenti al 7^ Simposio Internazionale di Tennis.
“Un’idea bellissima di cui essere orgogliosi, che ci auguriamo davvero possa fare da modello per tante altre realtà pubbliche della nostra regione e del Paese- ha affermato de Pascale-. Quando parliamo di umanizzazione delle cure, di ospedali che sappiano curare ma anche accogliere, di ambienti dove le apparecchiature e le terapie più avanzate si affianchino a spazi capaci di alleviare la sofferenza psicologica dei pazienti e delle famiglie, ecco questa realtà ne è un esempio concreto. Pensare di far nascere un sorriso anche in momenti difficili e dolorosi come quelli del ricovero è un obiettivo di per sé straordinario, se poi questo progetto può aiutare a sostenere e ad alleggerire i percorsi di cura di bambini e bambine, il valore si moltiplica. Ringrazio di cuore- ha aggiunto il presidente- la grande squadra che ha reso possibile ideare e realizzare il “Tennis in Corsia”: l’Azienda Ospedaliero Universitaria e il Policlinico di Modena, lo Sporting Club Sassuolo e la Federazione Italiana di Tennis e Padel. Un progetto che per la sua innovatività e straordinarietà potrà fare da apripista in Italia”.
All’incontro con il presidente de Pascale erano presenti Antonio Nicolini e Andrea Sarti, presidente e direttore dello Sporting club Sassuolo, Alessio Bazzani, tecnico nazionale FITP e responsabile settore agonistico Sporting club Sassuolo, Matteo Mesini, sindaco di Sassuolo, Francesca Maletti, vicesindaca di Modena, Luca Baldino, direttore generale AOU Modena, Pier Luca Ceccarelli, direttore Dipartimento Materno Infantile e Struttura Complessa di Chirurgia Pediatrica, Lorenzo Iughetti, direttore Struttura Complessa di Pediatria e Struttura Complessa di Pediatria a indirizzo Oncoematologico, Giovanni Palazzi, responsabile Oncoematologia Pediatrica, Angela Putignano, responsabile Assistenziale Dipartimento Materno Infantile, Gilberto Fantini, presidente Comitato Regionale FITP e Massimo Nicolini, tecnico referente FITP ER.
Elena Contini
In allegato, foto dell’incontro (nella seconda, il presidente de Pascale con Antonio Nicolini, presidente dello Sporting Club Sassuolo) e della simulazione di tennis in corsia all’interno del Policlinico di Modena