Vertenze. Berco di Copparo (Fe), oggi pomeriggio incontro pubblico al Teatro ‘De Micheli’ per fare il punto sulla crisi. Il presidente de Pascale: "Ci stiamo battendo con tutte le nostre forze per difendere questa eccellenza industriale collocata in una zona che non riuscirebbe a riassorbire i posti di lavoro persi. Si tratterebbe di un vero dramma sociale, non possiamo permetterci di perdere altri pezzi della produzione industriale italiana ed europea"
Bologna – “Ci stiamo battendo con tutte le nostre forze per difendere questa eccellenza industriale molto importante sia per l’Emilia-Romagna che per il Veneto, tra l’altro collocata in una zona che non riuscirebbe a riassorbire i posti di lavoro persi; si tratterebbe dunque di un vero dramma sociale, in uno scenario in cui l'Italia e l'Europa non possono permettersi di perdere altri pezzi della loro produzione industriale”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, in occasione dell’incontro pubblico al teatro ‘De Micheli’ di Copparo (‘Berco, una crisi senza fine. Dalla difesa del lavoro e del salario, alla tutela dell'intero territorio’), promossa da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara, per fare il punto della situazione dei siti di Copparo e Castelfranco Veneto nel trevigiano. Incontro a cui ha preso parte, tra gli altri, Valeria Mantovan, assessora al Lavoro della Regione Veneto, il sindaco di Copparo, Fabrizio Pagnoni, e rappresentanti sindacali di diverse categorie, regionali e nazionali.
“Ieri abbiamo parlato con il ministro Urso- aggiunge de Pascale- chiedendo al Governo di intensificare l'azione riguardo a questo sito. Si chiuda la fase degli atti unilaterali, l’azienda ascolti le voci che provengono dai sindacati e ritiri la disdetta del contratto integrativo e la procedura di licenziamento collettivo. Così si potrà aprire una vera fase di confronto per salvaguardare l’occupazione e con essa il futuro dell’insediamento industriale con un piano di rilancio degli investimenti e della produzione”.
L’appuntamento arriva alla vigilia del nuovo incontro, previsto per lunedì 24 marzo, tra le segreterie nazionali e territoriali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Rsu e vertici aziendali.
“Rispetto alla crisi della metalmeccanica in Italia- conclude de Pascale- ci sono tanti responsabili da Bruxelles a Roma, fino ai vertici aziendali. L'unica certezza è che nessuno dei lavoratori da Berco rientra fra i colpevoli e in questo scenario di rilancio della produzione industriale europea è essenziale che i benefici ricadano sull'Italia”.
Questa mattina, intanto, si è tenuta in Tribunale la prima udienza relativa al ricorso legale (ex articolo 28) da parte dei sindacati sulla legittimità degli atti unilaterali intrapresi dai vertici di Berco, ossia la procedura di licenziamento collettivo e la disdetta del Contratto integrativo aziendale.
Gianni Boselli
In allegato: immagini dell’iniziativa