Welfare. Seconda tappa nel ferrarese per il tour sul territorio dell’assessora Isabella Conti: dal carcere alle diverse realtà del Terzo settore: “Non possiamo rimanere indifferenti davanti a numeri che raccontano sofferenze silenziose e spesso invisibili. Il territorio ferrarese, un ecosistema ricco di esperienze all’avanguardia”

Un’intera giornata a Ferrara, dove l’assessora era già stata in precedenza, nel giro di ascolto e confronto che ha già toccato Piacenza, Cesena, Reggio Emilia, Forlì, Modena, Parma, Rimini e Imola. Oltre alla Casa Circondariale, visitate tante realtà sociali: “Fondazione Imoletta”, “Coccinella Gialla”, Fondazione Zanandrea, “Strade”, “Bangherang” e “Sala da Tè solidale”
25/06/2025 18:59

Bologna - Un viaggio nelle pieghe più profonde e complesse della comunità, con uno sguardo rivolto alle difficoltà del sovraffollamento carcerario ma anche alla forza trasformativa delle realtà del Terzo settore. L’assessora regionale al Welfare, Infanzia, Scuola e Terzo Settore Isabella Conti, è tornata oggi a visitare realtà del territorio ferrarese. Un’ulteriore tappa del percorso di ascolto e confronto con il territorio che nelle settimane scorse ha già toccato Piacenza, Cesena, Reggio Emilia, Forlì, Modena, Parma, Rimini e Imola.

La partenza dalla casa circondariale “Costantino Satta” di Ferrara dove, accompagnata dall’Amministrazione comunale e dal Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, l’assessora ha avuto modo di conoscere da vicino la realtà della struttura. Il carcere, articolato in 11 sezioni, ospita stabilmente circa 400 detenuti con una situazione di sovraffollamento molto critica a fronte di una carenza organica del personale di Polizia Penitenziaria sempre più grave.

Eppure, anche in questo contesto difficile, emergono segnali di speranza e visioni concrete per il futuro: la recente designazione della struttura ferrarese come Polo Universitario Penitenziario (PUP), frutto di una collaborazione ormai decennale con l’Università di Ferrara, apre nuove prospettive per il diritto allo studio e l'inclusione sociale, offrendo alle persone detenute la possibilità di intraprendere un percorso di istruzione universitaria, di esplorare il mondo della cultura e della formazione di alta qualità.

"Visitare il carcere di Ferrara, così come è stato per quello della Dozza di Bologna e del Sant’Anna di Modena- ha sottolineato Conti- significa toccare con mano le ferite più profonde del nostro sistema penitenziario. Un importante momento di condivisione e ascolto perché la comunità carceraria è parte della città. Non possiamo rimanere indifferenti davanti a numeri che raccontano sofferenze silenziose e spesso invisibili, ma al tempo stesso abbiamo il dovere di valorizzare e promuovere ogni progetto, ogni esperienza che semina speranza e cittadinanza. L’Università in carcere è un segnale politico, sociale e culturale fortissimo".

Dalla casa circondariale, il tour è proseguito nelle diverse realtà sociali del territorio ferrarese.  A Quartesana, la visita alla Fondazione Imoletta, un luogo immerso nel verde, nato nel 2020 per volontà di un gruppo di famiglie che hanno saputo trasformare il bisogno in risorsa, l’emergenza in visione. La Fondazione oggi coinvolge oltre 30 giovani adulti con disabilità in attività agricole, di ristorazione, culturali e formative, supportati da una rete con più di cinquanta volontari. Con la sua Fattoria Sociale, le iniziative di sollievo per le famiglie, i 6.400 servizi offerti e i 55 progetti attivi, ‘Imoletta’ rappresenta un modello virtuoso di integrazione tra welfare, lavoro e comunità.

Nel primo pomeriggio, la delegazione si è spostata nel comune di Cento dove Conti, accompagnata dal vicesindaco Salatiello e dall’assessore ai servizi sociali Delogu, ha potuto conoscere da vicino altre due realtà d’eccellenza: il centro socio-riabilitativo “Coccinella Gialla” e la Fondazione Zanandrea. Il primo è un centro gestito da ANFFAS, dove viene realizzata un’esperienza concreta del "dopo di noi durante noi": strutture accoglienti e funzionali, percorsi personalizzati per l’autonomia delle persone con disabilità, una rete di servizi che parte dalla cura quotidiana e arriva all’inclusione sociale piena, passando per residenze come Villa Lodi o gli appartamenti protetti che affiancano le famiglie anziane nel delicato passaggio verso l’indipendenza dei figli.

Molto articolate anche le realtà gestite dalla Fondazione Zanandrea, dove è stato mostrato l’appartamento "Freedom Home" realizzato con fondi Pnrr e sono stati illustrati i progetti attivati nel Centro socio-occupazionale e nel Centro Diurno Pilacà. Presentate anche altre tre importanti realtà associative e cooperative del territorio: Strade, con il suo lavoro educativo e di comunità; Bangherang, attiva nella progettazione sociale e nella lotta alla povertà educativa attraverso l’educazione non formale e la Sala da tè solidale, dove sette giovani con disabilità hanno l’opportunità di mettersi in gioco in un’autentica impresa sociale

"Ho incontrato famiglie, volontari, operatori che ogni giorno, con passione e competenza, costruiscono risposte concrete a bisogni reali- ha affermato l’assessora Conti- La ricchezza di queste esperienze, la loro complementarità, sono il cuore pulsante di un welfare di comunità capace di affrontare sfide complesse senza mai perdere di vista la centralità delle persone più fragili. Da qui bisogna partire per farne punto di forza e tratto distintivo dei nostri territori, nella battaglia quotidiana per i diritti di tutti."

Rita Costi

In allegato: alcuni momenti della visita nel ferrarese

Azioni sul documento

ultima modifica 2025-06-25T18:59:54+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina