Agricoltura. Emergenza pera, l’assessore Mammi: “Indispensabile difendere e sostenere le aziende. Indennizzo danni, tavolo tecnico per le emergenze fitosanitarie e risorse straordinarie, le nostre prime risposte per un comparto importante della nostra economia”
Bologna - Le gelate della scorsa primavera, i danni provocati dalla cimice asiatica e in ultimo l’emergenza fitosanitaria dovuta alla maculatura bruna. Per la coltivazione della pera è un’annata molto difficile e i danni provocati da questa patologia fungina stanno causando rilevanti perdite alle produzioni di pere in particolare nel ferrarese e nella pianura modenese e bolognese, mettendo in ginocchio un comparto che vede l’Emilia-Romagna primo produttore italiano ed europeo.
E allora, indennizzo dei danni, tavolo tecnico per la gestione delle emergenze fitosanitarie -come è stato fatto per la cimice asiatica - e risorse straordinarie per un rilancio del settore, sono le risposte immediate individuate dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, illustrate oggi nel corso dell’incontro organizzato in Regione con oltre 40 tra produttori e organizzazioni del mondo dell’ortofrutta.
“È indispensabile difendere e sostenere le aziende in questo momento di particolare crisi- spiega Mammi- per difendere lavoro e reddito di un settore importante per la nostra economia. Gli strumenti che intendiamo attivare hanno quindi l’obiettivo di contrastare, da un lato, la diffusione e gli effetti devastanti della maculatura, dall’altro quello di sostenere le aziende danneggiate e già duramente colpite in precedenza da cimice asiatica e gelate tardive”. Come prima misura, attraverso uno specifico report del servizio Fitosanitario regionale, “verrà avviato l’iter per la richiesta al Governo di indennizzo dei danni nell’ambito del Decreto legislativo 102/2004 che regola gli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole”.
La maculatura bruna non rientra infatti tra le avversità e fitopatie assicurabili ed è perciò possibile richiedere, una volta accertata l’origine dei danni e delimitate le aree colpite, l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale previsto dal decreto.
“Per quanto riguarda il controllo chimico e le strategie di difesa integrata- prosegue Mammi- verrà riattivato, nell’ambito della Consulta agricola regionale, il tavolo tecnico per la gestione dell’emergenza fitosanitaria già operante per la cimice asiatica, mentre per l’individuazione di soluzioni più strutturali si farà affidamento a progetti di ricerca già avviati e finanziati, come il progetto Goi (Gruppo Operativo per l’Innovazione) sulla maculatura bruna finanziato con 359mila euro attraverso il Programma di sviluppo rurale e ad altri progetti all’interno dei Programmi delle organizzazioni di produttori (OP) attivati con le risorse messe a disposizione dall’Ocm Ortofrutta”.
“Sempre nell’ambito dell’Ocm Ortofrutta- sottolinea l’assessore-, sarà possibile istituire e utilizzare lo strumento dei fondi di mutualizzazione per il ristoro dei danni, sull’esempio di quanto alcune organizzazioni di produttori stanno approntando per i danni da cimice asiatica sfruttando le specifiche disposizioni del Regolamento UE 465/2020”.
L’assessore Mammi ha poi ribadito il suo impegno a tutti i livelli, in particolare con Governo e parlamentari emiliano-romagnoli, per sostenere il settore dell’ortofrutta attraverso un incremento delle risorse stanziate per l’indennizzo dei danni dalle gelate tardive e un’accelerazione delle procedure di erogazione degli indennizzi per i danni da cimice asiatica le cui richieste ammontano per la sola Emilia-Romagna a oltre 90 milioni di euro. Ha infine annunciato la disponibilità da parte della Regione ad investire risorse straordinarie del bilancio regionale, oltre a quelle già messe in campo con il Psr e l’Ocm Ortofrutta, per un progetto di rilancio del comparto della pera che veda uniti tutti i soggetti della filiera.
Il valore dell’ortofrutta in Emilia-Romagna
L’ortofrutta è un comparto strategico dell’agricoltura emiliano-romagnola e rappresenta il 25% della produzione lorda vendibile regionale con oltre 115mila ettari di superficie agricola. Negli ultimi due anni questo comparto ha però conosciuto una serie continua di avversità che stanno mettendo a rischio la sua tenuta e la sopravvivenza stessa delle aziende. Ai danni provocati dalla cimice asiatica nel 2019 si sono aggiunti quelli delle avversità atmosferiche, in particolare le gelate tardive di marzo e aprile, e da ultimo l’ulteriore emergenza fitosanitaria della maculatura bruna che colpisce la principale cultura frutticola regionale, la pera, per la quale l’Emilia-Romagna è il primo produttore in Italia e in Europa./OC
In allegato foto dell’incontro e dei danni da maculatura