Agricoltura. L’Emilia-Romagna al fianco degli imprenditori frutticoli colpiti dall’emergenza coronavirus e dalle estese gelate tardive. L’assessore Mammi: “Una situazione eccezionale che ha bisogno di strumenti inediti. Chiediamo uno specifico stanziamento in fase di conversone in legge del Decreto Rilancio per gli agricoltori che non hanno potuto assicurarsi”
Bologna – L’Emilia-Romagna preme per salvare il reddito dei suoi imprenditori ortofrutticoli piegati dall’emergenza coronavirus e da quella climatica con le gelate estese che, dopo un inverno eccezionalmente mite, hanno colpito tra fine marzo e inizio aprile tutta la regione.
Un danno per il comparto di quasi 400 milioni di euro con alcune produzioni, come quelle di albicocco, susino e pesco con perdite fino al 100% della produzione. Inoltre, il valore della produzione frutticola andata perduta, priva di copertura assicurativa, è dell’ordine di 180 milioni di euro.
La Regione si era da subito attivata con la richiesta di calamità visto che gli agricoltori, a causa delle limitazioni agli spostamenti imposte dalla pandemia Covid-19, non avevano potuto accendere per tempo le assicurazioni e ha chiesto, nello stesso tempo, più elasticità ai piani assicurativi nazionali.
“Non c’è più tempo da perdere- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-, bisogna intervenire subito per sostenere un settore produttivo che rappresenta il 17% dell’intera produzione agricola dell’Emilia-Romagna”.
“Già la scorsa settimana- prosegue l’assessore- come Regione abbiamo scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e alla ministra all’Agricoltura, Teresa Bellanova, per informarli sulla gravità dei danni subiti dal comparto frutticolo in tutta la nostra regione e per chiedere di prevedere, nella fase di conversione in legge del Decreto Rilancio, uno specifico stanziamento, in deroga al decreto legislativo 102/2004 sulle calamità naturali”.
“La situazione è eccezionale- chiude Mammi- e abbiamo bisogno di strumenti inediti per affrontarla: non possiamo permettere che i nostri imprenditori frutticoli restino schiacciati tra coronavirus e gelate. La Regione c’è e metterà in campo ogni azione per sostenere la sua agricoltura”.
Fin dalle prime ore dopo le gelate, la Regione ha monitorato la situazione e attraverso la collaborazione con le organizzazioni professionali agricole ha delimitato le zone colpite. Questa prima delimitazione è servita ad adeguare gli impegni previsti per la produzione integrata nel Piano regionale di sviluppo rurale e nell’OCM ortofrutta per l’anno 2020, ed è inoltre funzionale a supportare adattamenti dei piani assicurativi e dei disciplinari delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) del settore frutticolo, le cui produzioni sono ottenute nei comuni colpiti. /BB
In allegato l’elenco dei Comuni interessati alle gelate