Alta formazione. Competenze per la ricerca e il trasferimento tecnologico, dalla Regione oltre 1 milione e 500mila euro per finanziare 51 assegni di ricerca. L’assessore Salomoni: “Continuiamo a investire su innovazione e alte competenze per creare nuova occupazione. Più di 16 milioni le risorse impiegate”
Bologna - Assegni di ricerca in settori innovativi e ad alto valore aggiunto per costruire e trasferire nuove competenze necessarie allo sviluppo del sistema economico dell’Emilia-Romagna. La Giunta regionale ha approvato il finanziamento, per 1milione e 530mila euro, di 51 assegni di ricerca nelle Università dell’Emilia-Romagna, di importo massimo annuale di 30mila euro ciascuno, per formare alte competenze riconducibili a due ambiti, ‘Risorse umane per un’economia digitale: big data e intelligenza artificiale’ (19 progetti di ricerca) e ‘Risorse umane per la Specializzazione Intelligente’ (32 progetti).
“La Regione continua ad investire nella costruzione e nel trasferimento di alte competenze e conoscenze per creare nuova occupazione nell’ambito dei processi di innovazione e sviluppo delle imprese e dei sistemi produttivi regionali- spiega l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca, Paola Salomoni-. Questi nuovi 51 assegni di ricerca si aggiungono all’investimento complessivo messo in campo con le risorse del Programma Operativo 2014/2020 del Fondo sociale europeo, che complessivamente portano a 135 le borse triennali di dottorato di ricerca e 211 gli assegni di ricerca post lauream. Parliamo di un finanziamento totale importante, di oltre 16 milioni di euro”.
I progetti rafforzano le opportunità degli Atenei e dei Centri di ricerca regionali: Alma Mater Studiorum - Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Parma, Università Cattolica del Sacro Cuore (Polo territoriale di Piacenza), Politecnico di Milano (Sede di Piacenza), Enea, Cnr, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Sfidanti i temi al centro dei progetti di ricerca, tra cui clima, big data, e-learning, difesa del suolo, economia circolare. Tra i tanti percorsi proposti, “Smart digital twin e condivisione intelligente di dati per l'industria 4.0”, “Evidence-based learning per l’innovazione didattica”, “Ready for hydrogen society? Identificazione del quadro normativo ed economico idoneo allo sviluppo della filiera dell'idrogeno”, “Combinazione di dati neurali e comportamentali per lo sviluppo di neuroprotesi intelligenti”, “Sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale per la previsione dei fenomeni franosi in Emilia-Romagna”, “Metodi innovativi di Intelligenza Artificiale per l’Identificazione e la Localizzazione di eventi Estremi Climatici”. /BM