Ambiente. Danni causati dallo svaso della diga di Pavana, dalla Regione la massima disponibilità a collaborare con gli Enti locali del territorio. Era già stato fissato, prima dell’accaduto, un sopralluogo alla diga per il 10 settembre
Bologna - “Già prima che si verificassero i danni ambientali legati allo svaso della diga di Pavana, avevo messo in agenda un sopralluogo al bacino idrico fissato per il 10 settembre. Alla luce di quanto avvenuto, sarà quella l’occasione per approfondire ulteriormente i fatti con tutti i sindaci dei territori interessati ed entrare nel merito dei vari aspetti da loro evidenziati”.
È quanto dichiara l’assessore regionale all’Ambiente e difesa del suolo Irene Priolo, intervenendo per rassicurare i primi cittadini dell’Appennino bolognese interessati dalle conseguenze delle operazioni svolte da Enel Green Power per lo svuotamento della diga.
“Risulta evidente- prosegue l’assessore- la gravità dei danni ambientali causati dallo sversamento di un’ingente quantità di sedimenti nel Torrente Limentra di Sambuca, che ha determinato una forte torbidità delle acque e una riduzione dell’ossigeno nel Reno e nel Torrente Limentra, con la conseguente moria di pesci ed evidenti problematiche generate all’intero ecosistema. Come già anticipato, daremo corso alle azioni del caso nei confronti dei responsabili”.
“Al tempo stesso- chiude Priolo - confermo la massima volontà della Regione di collaborare con gli enti locali. L’ascolto e il lavoro di squadra con i territori sono condizioni imprescindibili per evitare che in futuro possa ripetersi questa situazione e per una gestione più sostenibile del bacino e delle relative aste fluviali”.