Coronavirus. Trattamento con Tocilizumab, Aifa certifica che il farmaco non produce effetti positivi sui pazienti trattati. L’assessore Donini: “Come sistema sanitario regionale abbiamo contribuito alla ricerca, è un dovere impegnarsi per cercare nuovi possibili cure per combattere la malattia”
Bologna - “Sono soddisfatto del fatto che il nostro sistema sanitario abbia contribuito allo studio clinico sull’utilizzo del farmaco Tocilizumab. Anche se l’indagine che è stata condotta non ha portato i risultati in cui si sperava per la cura dei pazienti colpiti da Covid-19, è stato comunque importante farlo. Perché fare ricerca è l’unico modo che abbiamo per combattere la malattia”.
Così l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, commenta il risultato reso noto dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sull’utilizzo del Tocilizumab in pazienti positivi al Covid-19.
Anche i pazienti curati con questo farmaco sul territorio regionale, infatti, sono stati presi a campione nella ricerca nazionale, condotta peraltro senza l’utilizzo di fondi aggiuntivi ma nell'ambito della normale attività clinica, poi sospesa nel momento in cui è risultato evidente che il farmaco non garantisse benefici ulteriori, né - chiaramente - tossicità, già esclusa nella fase di partenza della sperimentazione.
“Fare ricerca- aggiunge Donini- è sempre importante perché, a prescindere dai risultati che in questo caso sostanzialmente attestano la neutralità del farmaco per questo tipo di patologia, si contribuisce ad aumentare la conoscenza. È anche questo un altro passo avanti per la medicina e per la scienza”. /EC